Ci sono new entry ma anche volti conosciuti della vecchia Primavera di Palermo e docenti universitari tra i quattro nuovi assessori che da questa sera sostituiranno quattro componenti della Giunta Orlando al Comune di Palermo. Escono Giusepe Barbera, Agata Bazzi, Marco De Marco e Tullio Giuffre'. Torna dopo vent'anni, come apprende l'Adnkronos, l'ex vicesindaco Emilio Arcuri, uno degli uomini di punta della prima Giunta Orlando, oggi Presidente dell'Azienda del gas di Palermo. Da sempre molto vicino a Orlando, torna da oggi in Giunta. Una new entry, invece, l'ex segretario Fiom Cgil della Sicilia, Giovanna Marano, che lo scorso anno era stata candidata da Azione civile per la Presidenza della Regione siciliana. Marano dovrebbe prendere il posto dell'assessore Marco De Marco. Al posto dell'assessore al Verde Giuseppe Barbera ci sara' invece il direttore dell'Orto botanico, Franco Maria Raimondo, docente universtario.
Le deleghe ai nuovi assessori saranno conferite alla prossima riunione della Giunta Comunale, anche se Orlando ha fatto qualche anticipazione nel corso della conferenza stampa. Ha detto ad esempio che Emilio Arcuri si occuperà delle opere sia pubbliche sia private e assumerà anche il ruolo di vice sindaco, mentre Giovanna Marano si dovrà occupare di lavoro e sviluppo economico, Giuseppe Gini di urbanistica e Francesco Maria Raimondo del verde e in particolare della Favorita. Orlando ha motivato il rinnovo della squadra di governo della città con la necessità di affrontare una nuova fase dell’azione del Comune dopo aver scongiurato, grazie “al lavoro oscuro dei mesi scorsi”, il pericolo di default. Questa – ha precisato ancora – sarà una fase intermedia, perché sarà a gennaio dell’anno prossimo che “il sindaco definirà la squadra di governo con la quale arrivare alla fine del mandato”.
Il sindaco manterrà la delega al personale, ma seguirà anche i problemi organizzativi della macchina amministrativa. “Mi occuperò – ha detto – anche della mancata collaborazione della dirigenza, e l’obiettivo sarà quella di motivarla per la realizzazione del programma di questa amministrazione”. “Il pericolo principale – ha chiosato Arcuri – è la paludocrazia, e sarà nostro impegno perché la macchina amministrativa funzioni a pieno ritmo”.
Il cambio degli assessori in Giunta a Palermo "e' una scelta che e' stata fatta dal sindaco nella sua responsabilita' da chi deve garantire il miglior funzionamento della macchina comunale". Cosi' il sindaco di Palermo Leoluca Orlando spiega la scelta di camniare quattro assessori comunali. "Mi e' sembrato opportuno procedere a una riformulazione della squadra di governo della vitta', chiedendo a professionalita' di dare un contributo alla citta' dice - ò'ho fatto all'indomani della presentazione del rendiconto perche' si apre una fase nuova con un quadro finanziario di assoluta tranquillita'".
"Oggi si apre una seconda fase della vita dell'amministrazione comunale che mira a definire la squadra di governo della citta' per la seconda meta' del mandato. Gli assessori sono tutti a tempo" ha detto il sindaco. Sono quattro gli assessori comunali che oggi verranno sostituiti. "Oggi abbiamo proceduto alla scelta di 4 nuovi assessori ma il 31 dicembre faro', come e' giusto che sia, una verifica di tutti i dieci assessori, perche' il 31 dicembre vogliamo avere la squadra definitiva fino alla fine del mandato elettorale".
Il bilancio dei primi due anni di amministrazione comunale "e' assolutamente positivo perche' abbiamo realizzato l'obiettivo oscuro di un lavoro fatto per evitare il fallimento, perche' evitare il fallimento fa meno notizie di sistemare un pezzo di strada" ha affermato Leoluca Orlando. Lo stesso sindaco ha annunciato che terra' per se' le deleghe al Personale e allo Sviluppo organizzativo. "Voglio rispondere con la mia faccia", dice Orlando.
"Sono stati due anni terribili per gli assessori uscenti e lo saranno pure i prossimi due anni per i nuovi assessori", dice ancora il sindaco di Palermo i nuovi assessori comunali che prenderanno il posto di Agata Bazzi, Tullio Giuffre', Giuseppe Barbera e Marco Di Marco.
