"Lea Garofalo è stata una donna coraggiosa. A lei dobbiamo gratitudine e rispetto per la scelta di riscatto che ha pagato con la sua stessa vita. Se vogliamo rendere giustizia alla sua battaglia, privata e pubblica, dobbiamo continuare a parlare di lei, a ricordare sempre, nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi istituzionali, il suo gesto, la sua scelta di dire 'no', perché la criminalità organizzata si sconfigge solo con l'aiuto di una coscienza civile diffusa, solo se l'opinione pubblica viene a conoscenza dei fatti, dei loro protagonisti". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, intervenendo oggi alla Giornata del coraggio femminile e all'inaugurazione di un monumento in onore di Lea Garofalo, nella sua città natale, Petilia Policastro.
"Con la giornata di oggi - ha sottolineato il Ministro - la nostra terra restituisce qualcosa ad una persona, ad una donna cui deve molto. Lea è stata brutalmente uccisa perché aveva avuto il coraggio di parlare, di interrompere una catena di violenza e silenzi nella quale era cresciuta e dalla quale voleva liberare se stessa e sua figlia Denise. Si era ribellata scegliendo di affrontare un percorso difficile e troppo spesso in solitudine come quello del testimone di giustizia".
"Per ricordarla con il rispetto che merita, le istituzioni hanno il dovere di continuare a raccontare la sua storia. Dobbiamo farlo qui, in Lombardia dove è stata uccisa, e in tutto il Paese, perché il contributo che ha reso alla verità e alla giustizia con il sacrificio della sua vita non sia vano", ha concluso il Ministro Lanzetta.