''Continuo a dispiacermi per il dolore dei famigliari dell'ispettore Filippo Raciti ma sono innocente e non smettero' mai di gridarlo al mondo intero e spero che prima o poi questa verita' venga acclarata e do mandato ai miei legali, Giuseppe Lipera e Grazia Coco, affinche' la mia immagine venga tutelata non avendo mai confessato un omicidio che non ho commesso''. Lo afferma Antonino Speziale, detenuto nel carcere di Agrigento per l'omicidio del poliziotto Filippo Raciti in merito alle polemiche per la presunta 'trattativa' con uno dei capi del tifo napoletano durante la finale di Coppa Italia, all'Olimpico di Roma, che indossava una maglietta con la scritta 'Speziale libero'. Il giovane ultrà del Catania, come ogni lunedi', ha avuto il colloquio con suo padre al quale ha affidato queste sue parole.