"Noi abbiamo un obiettivo, il pallone è nostro e ce lo riprenderemo. Devono tornare allo stadio le famiglie con i figli. I delinquenti e i facinorosi che frequentano lo stadio devono essere cacciati a vita dagli stadi e le società devono metterci il cuore per separare le mele marce dalla maggioranza dei tifosi. Noi come governo faremo tutto quello che si può fare cioè allontanare i violenti, rafforzare le pene, bonificare le zone vicino allo stadio anche prima della partita ma le società devono fare la loro parte fino in fondo". Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, intervenendo a 'La Telefonata di Maurizio Belpietro' su Canale 5.
"Oggi pomeriggio - annuncia il ministro - presenterò piano speciale per Roma. Intendiamo fare della capitale una città esempio di sicurezza perché pensiamo che quello che funziona a Roma può funzionare in tutte le altre città italiane". Secondo Alfano, all'Olimpico, durante la partita di sabato, "parlare di trattativa non sta nè in cielo nè in terra. Nessuno può immaginare che lo Stato ha deciso insieme ai violenti di disputare una partita. Noi come governo dobbiamo assicurare l'ordine pubblico. In curva si era diffusa la voce che fosse morto tifoso del Napoli in una faida tra tifoserie quindi si è cercato di tranquillizzare la curva".
"Abbiamo messo in campo per questa partita 1486 uomini - prosegue Alfano - Bisogna cominciare a riflettere sul modello inglese. Non è immaginabile che le società rimangano estranee al modello di sicurezza. Di questo abbiamo concordato con il presidente del consiglio. Nel periodo estivo approfittando della pausa del campionato valuteremo cosa fare, ma le società - ribadisce - non possono rimanere estranee a tutto quello che si sviluppa nel piano di sicurezza".
.jpg)
