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Caso Meredith, Sollecito: "Aver supportato Amanda non significa essere colpevole"

07 febbraio 2014 | 16.45
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Caso Meredith, Sollecito:

''Secondo i magistrati, siccome ho in qualche modo supportato Amanda, dovevo essere anche io coinvolto. Secondo me questa cosa è aberrante''. Lo spiega all'Adnkronos Raffaele Sollecito, che da qualche giorno è tornato nella sua abitazione di Bisceglie,dopo la sentenza della Corte di Assise di Appello di Firenze che lo ha condannato a 25 anni di reclusione nel processo per l' omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher avvenuto a Perugia nel 2007. La sua ex fidanzata, l'americana Amanda Knox, è stata condannata a 28 anni.

''La mia posizione non è stata semplicemente trascurata - prosegue - ma proprio dimenticata. In tutti i processi non ero minimamente presente, se non all'interno di indagini scientifiche. Si è parlato per decine e decine di udienze del dna ma del motivo per il quale io sono accusato di questo delitto non si è mai detto nulla se non il fatto che ero il fidanzato di Amanda e siccome ero molto spesso con lei e trascorrevamo molte serate insieme, io dovevo essere in qualche modo partecipe del delitto. Io non ho supportato Amanda perché in qualche maniera mi portasse un vantaggio concreto. L'ho supportata - chiarisce Raffaele Sollecito - semplicemente perché non potevo e non posso credere a una sua colpevolezza perché non ci sono dati di fatto. Ma non è che siccome io l'ho supportata, devo essere per forza colpevole. Questo diventa un indizio di colpevolezza mentre prima di tutto mi devono spiegare perché io dovevo partecipare a un delitto del genere, perché dovevo voler male a Meredith Kercher che non la conoscevo neppure. Non che non l'ho mai vista ma nel senso che non ho mai avuto un dialogo con Meredith''.

''Non c'è nessun motivo per cui in quel periodo dovevo avere minimamente l'idea di far del male a una persona, a una ragazza che neanche conoscevo quando vivevo una vita felice. Ed ero in un periodo particolarmente felice. Quindi non ha nessun senso - sottolinea - che mi si attribuisca una responsabilità semplicemente perché ero fidanzato di Amanda''.

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