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8 marzo, Boldrini: ''Attuare leggi su parità di genere e contro il femminicidio''

07 marzo 2014 | 20.32
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8 marzo, Boldrini: ''Attuare leggi su parità di genere e contro il femminicidio''

Roma, 7 mar. (Adnkronos/Ign) - "L'anno scorso, in questa nuova legislatura, abbiamo fatto la nostra parte, la convenzione di Istanbul, poi il governo che ha fatto il decreto sul femminicidio, quest'anno deve essere l'anno dell'attuazione di tutto questo". Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini parlando dell'8 marzo, prima di prendere parte ad un convegno a Todi, Perugia.

"Certo - ha aggiunto - non saranno solo le norme a risolvere la questione sia in termini di parità che di violenza di genere, la questione è molto più complessa, è culturale e anche i mezzi di comunicazione devono fare la loro parte. Laddove la donna viene rappresentata come una figura secondaria, laddove non viene restituita anche l'appartenenza di genere, tipo che se una donna sta ai vertici viene definita sempre al maschile. Anche queste sono cose che contribuiscono alla maturità della nostra opinione pubblica e anche i media hanno un grande ruolo in questo".

"Dopo di che - ha aggiunto - anche il fattore culturale, la preparazione dei giovani fin da piccoli è un altro elemento determinante. Però sono ottimista perché le nostre giovani sono anche consapevoli e sono pronte a fare la loro parte. Quindi diciamo che è uno sforzo che deve coinvolgere un po' tutti e sono sicura che il nostro paese riuscirà anche in questo. Il cambiamento passa anche per la nuova legge elettorale laddove ha la possibilità di dare alle donne quella rappresentanza che le donne meritano, essendo il 50 % della popolazione di questo Paese".

Il filo conduttore della cerimonia in programma al Quirinale per l'8 marzo è "Diciamo basta alla violenza e ai diritti negati". Al centro dell'incontro, visibile in diretta streaming sul sito internet della Presidenza della Repubblica e su Rainews 24, sia le azioni per contrastare persistenti condizioni di oppressione femminile nel mondo, sia alcune delle conquiste raggiunte nella prima parte del 2014.

In ricordo delle vittime della violenza e per partecipare al lutto dei loro familiari -si legge in una nota del Quirinale- venerdì e sabato (dalle 19.30 alle 02.00) la Fontana dei Dioscuri sul piazzale del Quirinale verrà illuminata di rosso. Sulle basi dell'obelisco saranno proiettati i nomi di alcune delle vittime delle sanguinose aggressioni dell'ultimo anno. Un modo per mantenere viva la memoria di tutte coloro che sono state uccise. L'esterno del palazzo del Quirinale sarà decorato con foglie di alloro per onorare quanti si sono battuti a favore dei diritti delle donne.

Alla vigilia dell'8 marzo l'Osservatorio di Unioncamere scatta la fotografia dell'universo dell'imprenditoria femminile in Italia nel 2013. Una impresa su 4, in Italia, è guidata da una donna. E in diverse realtà provinciali, da Avellino a Benevento, o anche in Molise, l'esercito delle donne che fa impresa raggiunge il 30% del totale. In altri settori, invece, a cominciare dalla sanità a finire ai servizi alla persona, quasi una impresa su 2 è rosa.

In Italia anche l'educazione è rosa: nelle scuole solo il 19% degli insegnanti maschi. E la percentuale di donne dietro alla cattedra è destinata a crescere: tra gli iscritti ai corsi di formazione per abilitarsi nella scuola primaria e dell'infanzia ci sono corsi dove vi è un solo componente di sesso maschile ogni trenta donne. Continuando nella tradizione: oggi alla materna il 99,6% è rappresentato da maestre. Il quadro emerge da uno studio dell'Anief sulla condizione femminile nell'istruzione pubblica reso noto alla vigilia della festa della donna.

Dati per nulla positivi emergono invece dalle anticipazioni del XVI Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani. In Italia ci sono quasi 210 mila laureate in varie discipline, ma per loro permangono svantaggi retributivi e occupazionali rispetto ai colleghi uomini.

Tra i laureati magistrali biennali (3+2), già a un anno dalla laurea le differenze fra uomini e donne, sono marcate: lavorano 52 donne su 100 dottoresse e 59 uomini su 100 dottori. Anche a 5 anni dal conseguimento del titolo le differenze di genere si confermano significative e pari a 7,5 punti percentuali: lavorano 79 donne su cento e 86,5 uomini su cento.

Per la Giornata internazionale della donna presidente dell'Unicef Italia Giacomo Guerrera ha presentato l'hashtag #8marzodellebambine: ''L'istruzione come salvavita''. ''Sono 31 milioni le bambine, nel mondo, escluse dalla scolarizzazione primaria - afferma Guerrera -; le ragazze con istruzione secondaria hanno fino a sei volte meno probabilità di sposarsi precocemente, rispetto a quelle con poca o nessuna istruzione".

"Nell'Africa subsahariana, circa 1,8 milioni di bambini nel 2008 sarebbero stati salvati se le loro madri avessero avuto un'istruzione secondaria - spiega il presidente - e di conseguenza migliori conoscenze dei comportamenti igienici e sanitari per garantire la salute dei loro figli''.

Amnesty International organizza l'8 marzo una grande mobilitazione in tutta Italia. Nelle strade e nelle piazze del nostro Paese, spiega una nota, saranno allestiti banchetti in cui attivisti e cittadini realizzeranno fiori di carta multicolori per dire basta alla violenza contro le donne.

Gli origami personalizzati con messaggi di solidarietà e sostegno saranno consegnati alle autorità italiane il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, insieme alle firme raccolte in calce a una petizione indirizzata ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio.

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