Oltre la cronaca, oltre il 'Caso Alpi' esiste Ilaria: bambina, ragazza, donna. Questo aspetto, 'schiacciato' dalla dimensione pubblica e internazionale della tragedia che si è consumata il 29 marzo del 1994, è ben custodito in 15 scatti di Paola Gennari Santori esposti nella mostra fotografica che inaugura al Maxxi domani: un percorso fatto di immagini ma anche di ricordi che affiorano dalle parole di tante personalità della cultura quali Dario Fo, Dacia Maraini, Paolo Fresu, Margaret Mazzantini, Fiorella Mannoia, Carlo Lucarelli, Ferdinando Vicentini, Marco Paolini.
"Di recente - scrive Dario Fo - ho ritrovato un articolo che abbiamo scritto io e Franca, la bellezza di vent'anni fa, in una rubrica che tenevamo su un settimanale di grande diffusione. In quel numero riportavamo dei frammenti di un pezzo scritto da Paolo Granzotto, allora vicedirettore de 'il Giornale', in cui si definiva il servizio di una giornalista del tg3, Ilaria Alpi, un 'melenso pistolotto' e si faceva della malaironia sul suo essere una donna inviata in una zona di guerra e povertà. Ilaria, figlia del mio amico Giorgio Alpi, è una delle tante persone che in questo paese hanno pagato con la vita la ricerca della verità a discapito dei poteri forti, in questo caso i trafficatori d'armi e di rifiuti tossici, sotto gli occhi delle autorità italiane inviate nelle zone di guerra dal nostro paese".
"A vent'anni dalla sua morte, ancora non è stato possibile stabilire la verità sui veri mandanti ed esecutori di quell'agguato in cui perse la vita Ilaria con il collega Miran Hrovatin. E ancora oggi, in questo triste anniversario, non ci rimane che constatare che nulla è cambiato: l'ipocrisia, la menzogna e l'infamia senza pudore sono in continua ripetizione in questo paese. Per fortuna in Italia sono numerosissime le persone per le quali Ilaria Alpi rimane una donna unica e straordinaria per il suo coraggio e la sua coscienza civile", rimarca Fo.
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