Una "buona comunicazione", "approfondita, corretta, intelligente, indipendente" alimenta "la conoscenza del fenomeno delle mafie, sensibilizza le coscienze e contribuisce a far sì che la società sana possa isolare i criminali e i collusi". La pensa così il presidente della Rai Anna Maria Tarantola che oggi ha partecipato al Terzo incontro ''Venti di cambiamento'', nell'ambito del mese dell'Antimafia in Parlamento promosso dalla commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
"I poteri delle mafie - ha osservato - sono sempre più ampi, forti e pervasivi; vanno combattuti senza esitazione attraverso un insieme coordinato di azioni di contrasto, repressione e prevenzione". E prevenire "significa impedire alle mafie di crescere e di espandersi, significa ridurne la forza e la capacità di 'inquinamento' della società legale. Significa alimentare una diffusa cultura della legalità. Tante sono le azioni di prevenzione attivabili, ma tutte si possono riassumere in quelle che vorrei chiamare le tre C: Collaborazione, Condivisione, Conoscenza (direttrici)". (segue)