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Raeliani di tutta Europa a convegno a Torino, meditazioni per la pace

26 febbraio 2014 | 14.35
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Raeliani di tutta Europa a convegno a Torino, meditazioni per la pace

Raeliani da tutta Europa si danno appuntamento a Torino per una meditazione di pace che promuova una sensibilizzazione a livello globale sull'ideale ''di un mondo unito, senza guerre, sul quale ogni essere umano possa vivere in pace e prosperità, con un governo mondiale e senza eserciti''. Il Movimento Raeliano si definisce 'una religione atea' che sostiene un'ipotesi aliena sull'origine della vita secondo cui una civiltà extraterrestre avrebbe creato ogni forma di vita sulla Terra grazie alla sua padronanza dell'ingegneria genetica. Il Movimento Raeliano è presente in 104 Paesi e conta circa 70.000 membri impegnati a diffondere il messaggio affidato a Rael da questi esseri venuti dallo spazio, gli Elohim. Arriveranno a Torino ''esponenti del Movimento da Italia, Svizzera, Francia e da altri Paesi europei'', dicono all'Adnkronos dal Movimento Raeliano.

L'occasione sarà l'edizione invernale della 'Happiness Academy', l'Università della Felicità' in programma da domani a domenica. ''Stando lo stato attuale delle cose, l'amore, la solidarietà, la fraternità fra gli esseri umani non sono più da considerarsi come una semplice opzione, ma come una priorità'', dice Marco Franceschini, responsabile nazionale per l'Italia del Movimento Raeliano. I Raeliani europei si ritroveranno sabato 1 marzo alle ore 15 a piazza Castello per animare la tappa torinese della loro campagna 'Un minuto di meditazione in favore della pace'.

''Abbiamo bisogno di una generazione di persone che raccolga l'eredità dei movimenti pacifisti del passato, che hanno saputo influenzare così profondamente le vicende internazionali e aiutato la nostra società a virare in direzione della pace e dell'amore nei momenti cruciali della sua storia. Attraverso questa nostra campagna di sensibilizzazione -spiega Franceschini- noi raeliani ci proponiamo come la nuova generazione Peace& Love di cui oggi il mondo ha così disperatamente bisogno''.

"È necessario sopprimere le frontiere, i nazionalismi, i razzismi di ogni genere, come gli istinti bellicosi che ne derivano, se vogliamo costruire l'Ambasciata che gli Elohim hanno richiesto per tornare sulla Terra e prendere ufficialmente contatto con l'umanità", aggiunge Franceschini.

"Su un pianeta dove esistono duecento paesi separati da confini artificiali, non saprebbero a chi rivolgersi senza favorire una nazione in particolare. La situazione ideale, quando si prende contatto con una civiltà di un altro pianeta, è quella di trovarvi una sola grande nazione", conclude il responsabile per l'Italia del movimento.

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