Roma, 13 feb. (Adnkronos Salute) - "Credo sia saggio seguire quello che sostiene l'Organizzazione mondiale della sanità sulle sigarette elettroniche: monitoriamo il fenomeno e, dove possibile, proteggiamo le persone più deboli, come i minori". E' la posizione di Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell'Università Cattolica Policlinico Gemelli di Roma, intervenuto al convegno 'Sigaretta elettronica: benefici e rischi per la salute e criteri di controllo', oggi all'Istituto superiore di sanità. Sulle e-cig "ci sono posizioni molto diverse.
L'Oms ha consigliato agli Stati membri di trattare le elettroniche come le sigarette normali, applicando gli stessi divieti. In Europa la materia viene affrontata in modo diversi: alcuni Paesi sono più tolleranti, altri più rigidi. E anche la comunità scientifica è spaccata", afferma Ricciardi, coordinatore della III sezione del Consiglio superiore di sanità, che lo scorso giugno si è pronunciato sulle sigarette elettroniche. Il Css, ricorda Ricciardi, ha puntato a "proteggere, alla luce delle evidenze scientifiche, i soggetti più deboli, come i giovani, per evitare che possano emulare il fumo di tabacco attraverso la sigaretta elettronica".
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