Ucciso perché disturbava con piccole attività delinquenziali, tra le quali anche lo scarico di rifiuti tossici, il territorio di competenza del clan nella zona Asi di Nola. Francesco Affinita, pastore della zona di Polvica di Nola nel napoletano, fu ammazzato il 19 novembre 2002; il mandante, secondo i pm della Dda di Napoli, fu Alfonso Nino, considerato capo e promotore dell'omonimo clan, arrestato oggi assieme ad altre tre persone per omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.
Le indagini hanno avuto per oggetto anche il duplice omicidio di Felice Napolitano, noto come Felice 'o comunista, e Luigi Guadagno, avvenuto il 16 maggio 2003 a Cimitile. Felice ''o comunista' era considerato il referente di un gruppo criminale operante sui territori di Roccarainola, Cimitile e Camposano, alleato con il clan Nino ma poi entrato in contrasto. La rilevanza dell'indagine, scrive il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, "è dimostrata dalla circostanza che in altri procedimenti è stata registrata la persistente attività del clan Nino sul territorio nolano e la sua accertata riconducibilità, nel complesso quadro della criminalità organizzata campana, al clan Moccia, di cui costituisce una propaggine operativa sul territorio nolano".