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Mafia, strage del rapido 904: a Firenze si apre processo per Riina

12 maggio 2014 | 19.10
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Mafia, strage del rapido 904: a Firenze si apre processo per Riina

Nuovo processo per il Capo dei Capi di Cosa Nostra, Toto' Riina. Si terra' domani, martedi' 13 maggio, nell'aula bunker, davanti al Gup del Tribunale di Firenze, la prima udienza preliminare del processo che vede Riina accusato di essere il mandante della strage del treno rapido 904, che il 23 dicembre 1984 provoco' 17 morti e 267 feriti. Riina potra' partecipare alle udienze in collegamento video dal carcere di massima sicurezza in cui si trova recluso.

Una seconda udienza e' stata fissata per il 17 giugno. L'udienza di domani e' fissata per le ore 9, ma l'inizio potrebbe slittare alle ore 11, perche' il difensore di Riina, l'avvocato fiorentino Luca Cianferoni, ha chiesto un breve posticipo.

L'attentato venne compiuto la domenica prima di Natale, quando il treno era pieno di viaggiatori che ritornavano a casa o andavano in visita a parenti per le festivita'. Il treno intorno alle 19.08 fu colpito da un'esplosione violentissima mentre percorreva la direttissima in direzione nord, a circa 8 chilometri all'interno del tunnel della grande galleria dell'Appennino (18 km), in località Vernio, dove la ferrovia procede diritta e la velocita' supera i 150 km/h.

La detonazione fu causata da una carica di esplosivo radiocomandata, posta su una griglia portabagagli del corridoio della nona carrozza di seconda classe, al centro del convoglio: l'ordigno era stato collocato sul treno durante la sosta alla stazione di Firenze Santa Maria Novella.

Per quella che e' passata alla cronaca come la ''strage di Natale'' sono già stati condannati i boss mafiosi Pippo Calo', Guido Cercola e Franco Di Agostino e l'artificiere tedesco Friedrich Schaudinn. All'epoca le indagini furono condotte dalla Procura di Firenze, con il pm Pierluigi Vigna titolare, facendo emergere una trama che intrecciava mafia, camorra e destra eversiva. Toto' Riina e' entrato nell'inchiesta sulla strage del rapido 904 nel 2010 quando, sulla base di nuove rivelazioni di pentiti, i magistrati della Dda di Napoli riaprirono le indagini, poi trasferite per competenza territoriale a Firenze.

Il 27 aprile 2011 la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli emise un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Riina per la strage, precisando che il boss mafioso era da considerare il mandante della strage. Secondo la Dda napoletana l'attentato si inseri' in un disegno strategico di Riina per far apparire l'attentato come un fatto politico e come risposta al maxi processo a Cosa Nostra.

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