L'omicidio di Massimo D'Antona, 15 anni fa, fu un "rigurgito delle Brigate Rosse, e credo che quei rigurgiti siano scomparsi. Ma ce ne sono altri pronti a fermare il cambiamento dell'Italia". Lo ha detto il presidente dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, intervenuto alla commemorazione per i 15 anni dell'omicidio del giuslavorista.
Quell'omicidio, ricorda Cantone, "sembrò un tentativo di bloccare la riforma dell'Italia" e colpì "un eroe borghese, un servitore dello Stato che si era messo al servizio delle istituzioni nel tentativo di cambiare l'Italia".
Quell'atto di terrorismo, sottolinea ancora Cantone, ha "segnato un passo determinante e ha dimostrato quanto si paghi anche con la vita il proprio impegno".