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A Palermo la ‘Nave della legalità’ per ricordare la strage di Capaci

23 maggio 2014 | 09.19
LETTURA: 5 minuti

Partita giovedì da Civitavecchia con a bordo 1500 studenti di tutta Italia, è arrivata nel capoluogo siciliano. Pif all’Adnkronos: “Stiamo seminando e sono convinto che i figli di questi bambini raccoglieranno i frutti”. Atterrato ‘L’aereo della legalità’ con un gruppo di studenti americani. Renzi lancia l’hashtag #ionondimentico

A Palermo la ‘Nave della legalità’ per ricordare la strage di Capaci

E’ arrivata alle 9.30 al porto di Palermo la Nave della legalità partita giovedì da Civitavecchia con a bordo 1.500 studenti di tutte le scuole italiane per commemorare il XXII anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio.

Palloncini che volano in aria, musica, striscioni e una coreografia con la bandiera italiana che si trasforma in quella siciliana ad accogliere i ragazzi arrivati nel capoluogo siciliano per partecipare al 22° anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Sul molo, oltre a Maria Falcone, sorella del giudice ucciso il 23 maggio 1992, Pif e 3.000 studenti delle scuole elementari, medie e superiori di tutta la Sicilia.

A bordo della nave, fra gli altri, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, il presidente del Senato Pietro Grasso, il presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, il procuratore di Catania Giovanni Salvi, il vice presidente di Confindustria Ivanhoe Lo Bello,  il presidente Rai Anna Maria Tarantola.

“La mafiosità diffusa non la combatte la magistratura e purtroppo neanche le istituzioni, - ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini - la combatte la nostra coscienza e in questo senso l’educazione e la scuola sono l’arma più potente”.

Per il presidente del Senato Pietro Grasso : “C’è sempre più bisogno di queste manifestazioni. L’arrivo di tutti questi ragazzi uniti e qui ha un grande significato per la crescita delle coscienze che noi vogliamo”.

Le parole di Maria Falcone - “I ragazzi devono ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tutte le altre vittime della mafia non per la loro morte ma per i loro valori e la loro vita”, ha detto Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e sorella del giudice ucciso a Capaci il 23 maggio 1992.

Anche Pif al porto di Palermo - L’attore-regista Pif, , al porto di Palermo per l’arrivo della Nave della Legalità ha dichiarato all’Adnkronos: “Stiamo seminando e sono convinto che i figli di questi bambini raccoglieranno i frutti. Speriamo che continui, che fra venti anni ci siano ancora dei bambini al porto ad aspettare la Nave della legalità. Perché è un attimo e la gente si dimentica”. “Sono convinto che se Totò Riina avesse ucciso Falcone in maniera piu’ soft - ha aggiunto -avremmo gia’ dimenticato come e’ accaduto per Chinnici e per Giuliano”.

L’aereo della legalità - Poco prima delle sei è atterrato all’aeroporto ‘Falcone e Borsellino’ di Palermo, ‘L’aereo delle legalità’ partito giovedì da New York con a bordo un gruppo di studenti americani che parteciperanno all’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo alle commemorazioni.

Il messaggio di Napolitano - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio a Maria Falcone in cui scrive che contro la penetrazione delle associazioni criminali nel mondo degli affari e dell’imprenditoria ”è indispensabile il coinvolgimento delle forze sane della società e, in specie, delle giovani generazioni affinché acquisiscano piena consapevolezza dell’assoluta necessità di contrastare ogni forma di condizionamento, di subdola insinuazione e di aperta sopraffazione criminale”.

Il tweet di Renzi - Su Twitter il premier Matteo Renzi ha lanciato l’hashtag: #23maggio pensando a Vito, Rocco, Antonio. A Francesca. A lui, Giovanni, che educava noi studenti a combattere la mafia. #ionondimentico”.

Il processo ‘Capaci bis’ - Proprio nel giorno della commemorazione del giudice Giovanni Falcone, si aprirà, alle 9.30, a Caltanissetta il processo ‘Capaci bis’ che dovrà giudicare cinque boss accusati di avere svolto un ruolo nella strage del 23 maggio 1992. Alla sbarra i boss Cosimo Lonigro, Salvatore Madonia, Giorgio Pizzo, Vittorio Tutino e Lorenzo Tinnirello. Altri quattro imputati hanno optato invece per il rito abbreviato, tra questi il pentito Gaspare Spatuzza, sulle cui rivelaizoni è fondata la nuova tranche del processo Capaci.

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