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Maltempo: alluvione e tromba d'aria in Emilia Romagna, al via i risarcimenti

05 giugno 2014 | 19.28
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Disponibile un plafond fino a 50 milioni di euro per i risarcimenti ai privati. Firmata anche l'ordinanza necessaria per la messa in sicurezza del territorio con interventi programmati per 25 milioni di euro

Maltempo: alluvione e tromba d'aria in Emilia Romagna, al via i risarcimenti

Al via i risarcimenti per i danni causati dall'alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d'aria del 3 maggio 2013. Sono 3 i provvedimenti firmati oggi dal commissario delegato alla Ricostruzione e presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani che definiscono le modalità per ottenere i contributi per i privati e il primo piano di messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena.

É quindi disponibile un plafond fino a 50 milioni di euro per i risarcimenti ai privati. Firmata anche l'ordinanza necessaria per la messa in sicurezza del territorio con interventi programmati per 25 milioni di euro (di cui 15 provenienti dai 210 milioni previsti dal Governo), che partiranno già nel mese di giugno.

Si procederà poi al ripristino delle opere pubbliche danneggiate delle strutture pubbliche sociali e sanitarie, religiose, sportive e dei beni di interesse storico e artistico. Quindi  con le ordinanze per le attività economiche e per la piena ripresa delle attività produttive ed agricole, ma anche con un secondo programma di interventi per la sicurezza, sempre del nodo idraulico di Modena.

“Dopo aver ottenuto dal Governo lo stanziamento di 210 milioni di euro per far fronte alle calamità che hanno colpito il nostro territorio già duramente provato dal terremoto, è ora importante che si avvi il percorso di pieno riconoscimento dei danni - ha commentato il presidente Errani -, con significativi contributi anche per le abitazioni colpite ed il ripristino della loro funzionalità”.Formalizzata, inoltre, la creazione, all’interno del Comitato istituzionale e di indirizzo per il sisma 2012, di una cabina di regia con il compito di assicurare il raccordo istituzionale tra gli enti interessati e di concordare gli interventi necessari per il superamento delle emergenze.Quanto ai saranno risarcimenti, sono riconosciuti i danni fino ad un massimo di 15 mila euro per il ripristino di beni mobili essenziali e funzionali all’uso abitativo, tra cui arredi ed elettrodomestici. Per i beni immobili viene riconosciuto, invece, il valore del danno fino ad un massimo di 85 mila euro. Per facilitare i cittadini, per valori inferiori a 15 mila euro si presentano le sole documentazioni giustificative di spesa, mentre per valori superiori sarà richiesta una perizia il cui costo viene coperto. I danni superiori ad 85 mila euro saranno, invece, oggetto di apposito e successivo provvedimento.

Tutte le spese sostenute successivamente alla data di entrata in vigore dell’ordinanza sono ammissibili solo se giustificate da fatture, ricevute fiscali o altri documenti intestati al beneficiario e corredati da quietanza di pagamento. Quanto alle scadenze, entro il 31 luglio prossimo devono essere presentate le domande di contributo, entro il 30 ottobre devono essere sostenute le spese per la riparazione dei danni o l’acquisto di beni mobili ammissibili, distrutti o danneggiati. Entro il 30 giugno 2015, infine, devono essere sostenute le spese per il ripristino dei beni immobili distrutti o danneggiati.Nei casi in cui alla domanda di contributo da presentare entro il 31 luglio 2014 siano allegate tutte le documentazioni di spesa, i Comuni provvederanno a liquidare i privati. Le documentazioni di spesa sono comunque da presentare entro il termine massimo del 30 giugno 2015. Per quanto riguarda, invece, le automobili (quindi beni mobili registrati), il risarcimento riconosciuto è equivalente al valore commerciale del bene alla data dell’evento calamitoso, secondo il listino ufficiale Eurotax. Potrà essere risarcito, secondo tali parametri, un numero di auto riacquistate pari a quelle perdute.

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