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Roma, si butta dal secondo piano per salvarsi dal branco che la voleva violentare

17 giugno 2014 | 15.26
LETTURA: 4 minuti

Una giovane prostituta romena, trascinata con un tranello in un padiglione in disuso dell’ospedale San Camillo-Forlanini a Roma, è stata aggredita, seviziata e rapinata da sei persone di cui due donne. Tre fermi

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Si è buttata dal secondo piano di uno stabile a Roma per sfuggire all’aggressione e alle sevizie di un gruppo di sei persone. E’ la triste vicenda toccata a una prostituta romena di 19 anni. Tutto è cominciato la sera del 24 maggio scorso, quando la romena è stata avvicinata in viale Marconi da un cliente, con il quale ha concordato una prestazione sessuale da consumarsi nell’abitazione di lui, per un corrispettivo di 150 euro. I due hanno raggiunto con un taxi la zona della stazione di Trastevere e, una volta scesi, hanno percorso a piedi un tratto di strada accedendo poi, attraverso un varco della recinzione, all’interno dell’area dell’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini. A questo punto la vittima, da poco arrivata in Italia, si è insospettita, ha chiesto spiegazioni al cliente che l’ha rassicurata, invitandola a proseguire in direzione di un padiglione in disuso del complesso ospedaliero. Una volta arrivati a destinazione la donna, constatato che il padiglione era buio e abbandonato e che si poteva accedere al suo interno solo attraverso un foro praticato nella parete, si è impaurita e si è rifiutata di entrare.

A quel punto l’uomo ha iniziato a colpirla violentemente a calci e pugni per vincere la sua resistenza, tanto da riuscire, afferrandola per i capelli, a trascinarla con la forza sino al secondo piano dello stabile. A questo punto l’aggressore ha chiamato altri tre uomini i quali, dopo essersi spogliati, si sono avvicinati alla giovane iniziando a palpeggiarla. Malgrado la sua strenua resistenza, la donna è stata ripetutamente picchiata a schiaffi e pugni dai quattro e da due donne che nel frattempo si sono aggiunte a loro, che l’hanno afferrata per i capelli intimandole di non urlare per facilitare l’azione degli uomini, intenzionati evidentemente a consumare con la violenza un rapporto sessuale. La ragazza è stata anche rapinata sia dei 150 euro ricevuti poco prima dal cliente che di un’altra banconota da 50 euro di cui era in possesso. Per porre fine alle sevizie e alla violenza sessuale di gruppo, la giovane romena si è lanciata da una finestra del secondo piano dello stabile, finendo su materiale di risulta e riportando varie fratture. Nonostante tutto è riuscita però a chiamare il 113 con il proprio telefonino chiedendo aiuto.

Prima che gli agenti del commissariato Monteverde arrivassero sul posto (dalla Questura la vittima era stata localizzata tramite cella telefonica), i quattro uomini hanno raggiunto la 19enne agonizzante e l’hanno trascinata per circa 150 metri sul selciato per poi nasconderla dietro la vegetazione ed abbandonarla, dopo averle tolto anche il telefono cellulare. Poco dopo la vittima è stata comunque individuata dalla pattuglia del commissariato e soccorsa nello stesso ospedale, dove è stata ricoverata in terapia intensiva. Solo due giorni dopo la giovane è riuscita a fornire un prima descrizione fisica degli aggressori che ha consentito di rintracciarne e fermarne tre. Gli altri tre, già identificati, sono al momento ricercati.

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