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Cadavere nel Garda, il legale dell’ex pornostar scomparsa: “Ho visto il corpo, è Federica”

18 giugno 2014 | 18.13
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Aperto un fascicolo per omicidio volontario: indagato Mossoni. L’ex compagno della donna, il cui nome d’arte era Ginevra Hollander, al momento si trova in un ospedale psichiatrico dopo l’irruzione del febbraio scorso in un nosocomio vestito da Rambo

Ginevra Hollander (Foto dal suo profilo Facebook)
Ginevra Hollander (Foto dal suo profilo Facebook)

Sarebbe di Federica Giacomini, l’ex pornostar scomparsa alcuni mesi fa, il corpo trovato mercoledì all’interno di una cassa sul fondo del Lago di Garda. “Al di là dell’accertamento di natura biologica e dell’approfondimento in ambito genetico, per la conoscenza che ho della persona, salvo che non sia una sosia, per me è più che verosimile che sia Federica”, ha detto Paolo Mele, legale dei genitori dell’ex attrice hard il cui nome d’arte era Ginevra Hollander.

“La procura della Repubblica di Vicenza ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, in cui è indagato Mossoni”, ha detto Mele. “L’ipotesi di reato - ha spiegato il legale - si è trasformata da scomparsa volontaria o meno a omicidio volontario, poi vedremo l’evoluzione”.

Franco Mossoni è l’ex compagno di Federica, che al momento si trova in un ospedale psichiatrico dopo l’irruzione del febbraio scorso nell’ospedale vicentino vestito da Rambo. Il gip ha disposto per l’8 luglio prossimo un incidente probatorio con perizia psichiatrica per valutare lo stato psichico del 55enne.

Il legale dei genitori, dall’Istituto di medicina Legale di Padova dove è in corso l’autopsia, torna quindi sul riconoscimento: “Il viso di Federica l’ho visto tante di quelle volte, fin da quando era bambina, e fino all’ultimo periodo, il più infelice della sua vita: era una ragazza splendida, consumata da una vita sregolata. E il suo viso è quello che ho visto oggi, non per suggestione, ma con il convincimento e la maturità che mi porta a riconoscere lei, ovviamente il mio riconoscimento non vale nulla, però per me è lei. Ci sono circostanze anatomiche che ci portano a dire con certezza che è Federica”. L’avvocato aggiunge: “Io farò il possibile per non far venire qui i genitori”.

Quindi, sulle cause della morte il legale dei genitori di Federica spiega: “Penso che nessuno possa suicidarsi, legandosi da solo, coprirsi come una mummia, mettersi in una bara e poi buttarsi in acqua... Ci sono circostanze che sicuramente fanno presumere che si possa trattare di una morte violenta. Il mio convincimento è che qualcuno, e per me si tratta di Mossoni deve rispondere di questa colpa, gravissima, indelebile. Tra l’altro, per lui non sarebbe neppure la prima volta”.

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