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Caso Yara: domani scelta legali Bossetti su Riesame, pm studia immediato

29 giugno 2014 | 18.02
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Solo domani, allo scadere dei termini, gli avvocati di Massimo Giuseppe Bossetti, arrestato con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, scioglieranno la riserva sull'ipotesi di rivolgersi ai giudici del Riesame per chiedere la scarcerazione del 44enne carpentiere. Una scelta non facile: i legali Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni hanno avuto poco tempo per analizzare tutti i documenti raccolti dalla Procura di Bergamo che lavora al caso dal 26 novembre 2010, giorno della scomparsa della 13enne di Brembate Sopra.

Una mole di carte che includono dati scientifici, come le relazioni in cui si dimostrerebbe che il Dna di Bossetti combacia con quello di 'Ignoto 1' trovato sul corpo della vittima, o le centinaia di pagine relative agli 'incroci' delle celle telefoniche che renderebbero certa la compresenza di Bossetti e di Yara quel 26 novembre oppure il frammento catturato da una telecamere che mostrerebbe un furgone simile a quello dell'indagato vicino alla palestra frequentata dalla vittima proprio nel giorno della sua scomparsa. E ancora: la polvere tipica dei cantieri edili respirata dalla giovane ginnasta prima di essere colpita a morte, insieme alle testimonianze che farebbero vacillare il racconto che Bossetti, il quale continua a dichiararsi innocente, fa di sè.

"Domani mattina valuteremo all'ultimo minuto se depositare l'istanza di scarcerazione: da una parte stiamo studiando, dall'altra stiamo scrivendo, vediamo cosa succede nelle prossime ore", spiega il legale Salvagni raggiunto dall'Adnkronos. Nessun dubbio sull'innocenza del proprio assistito, ma scrivere un ricorso comporta 'scoprire le carte', mettere nero su bianco quelle che sono le armi della difesa. E tra i dubbi, le zone d'ombra difficili da spiegare, visto i pochi giorni a disposizione dei legali - il fermo risale al 16 giugno scorso - resta quello che il pm Letizia Ruggeri non ha esitato a definire "la prova regina": il profilo genetico sul corpo della 13enne mentre Bossetti continua a ripetere "Yara non la conoscevo". Un elemento che da solo è sufficiente per chiedere, a dire della procura, il giudizio immediato. (segue)

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