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Giorlandino, mistero risolto: era a pregare a Pompei per "stare serena"

29 giugno 2014 | 09.13
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La donna, in stato confusionale, era nella Basilica del santuario della Madonna: "Sono partita senza una meta". Il marito l'ha raggiunta. Fratello dell'imprenditrice: ''Sono felice che stia bene, estraneo ai suoi guai giudiziari''

Giorlandino, mistero risolto: era a pregare a Pompei per

Risolto il caso di Mariastella Giorlandino, l'imprenditrice romana titolare dei centri Artemisia-Lab scomparsa nei giorni scorsi. La donna è stata ritrovata a Pompei, in stato confusionale, mentre pregava nella basilica del santuario della Madonna.

E' stata subito raggiunta dal marito, Carlo De Martino, che due giorni fa aveva acquistato alcuni spazi sui quotidiani per denunciare la scomparsa della moglie, dicendosi preoccupato per alcuni episodi di stalking denunciati dalla donna. Resta da chiarire se Mariastella Giorlandino si sia allontanata volontariamente. Al momento del ritrovamento ha spiegato di trovarsi nella basilica per "stare serena".

Bisogno di serenità - ''Avevo bisogno di serenità, perché è da un po' di tempo che non sono serena'', ha detto l'imprenditrice 60enne rivolta alla poliziotta libera dal servizio che l'ha riconosciuta e avvicinata in Piazza Bartolo Longo a Pompei, all'esterno del Santuario della Beata Vergine del Rosario.

Alla poliziotta, che era a passeggio con la figlia neonata, l'imprenditrice ha raccontato di essere partita senza una meta precisa e di aver deciso di volta in volta le tappe del viaggio. "Mi ha detto di essere venuta qui per rivolgere una preghiera alla Madonna", ha raccontato ai colleghi.

L'agente, dopo aver riconosciuto l'imprenditrice romana scomparsa tre giorni fa, le si è infatti avvicinata per parlarle. E' bastato poco perché lei confermasse la sua identità: "Sì, sono Mariastella", le ha detto. La donna è stata quindi accompagnata al Commissariato di Pompei, poco distante dall'entrata del Santuario.

Provata dal viaggio, ma tranquilla e con vestiti diversi da quelli con i quali è partita, Mariastella Giorlandino non aveva una meta precisa, ha deciso di volta in volta le tappe del suo viaggio, passando per la stazione di Napoli, dove era stata notata da un capotreno, e dove avrebbe chiesto informazioni per proseguire il suo viaggio in direzione Palermo. Ha poi deciso di recarsi a Pompei, meta dei pellegrinaggi di tanti fedeli. E a Pompei si è ricongiunta con il marito, avvertito dagli agenti che era lì e, soprattutto, in buone condizioni.

"Esprimo la mia gioia per aver appreso che la mia amata sorella sta benone'', dice all'Adnkronos Claudio Giorlandino, noto ginecologo e fratello dell'imprenditrice Maria Stella. ''Soffro per il fatto che da 3 anni non ci vediamo o sentiamo e le tiro le orecchie perché, se cercava serenità, doveva darne anche a noi e non spaventarci. Mi spiace che stia patendo per tutti i guai giudiziari, amministrativi e finanziari, per i quali ribadisco tutta la mia solidarietà e, soprattutto, totale estraneità".

"Voglio che lei sappia che, sinceramente, non le serbo alcun rancore per le decine di azioni giudiziarie e lesive mosse da suo marito contro me e la mia struttura''.

''So bene che lei è assolutamente priva di ogni malizia - prosegue - La metto però in guardia da cattivi consiglieri e collaboratori che le offrono 'magiche' soluzioni per superare le crisi. Solo il lavoro serio e operoso, il silenzio e l'onestà ripagano. Mettere poi in pubblico le nostre piccole beghe private non giova a nessuno".

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