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Bari: Corte Giustizia Ue da' ragione a Comune, per Cittadella occorre gara

10 luglio 2014 | 21.26
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Ora toccherà al Consiglio di Stato mettere la parola fine indicando al commissario ad acta la strada da seguire. "La sentenza mi ripaga di ogni sofferenza" afferma l'ex sindaco Michele Emiliano che si era battuto in tal senso

General view of the buildings of the Court of Justice of the European Communities - EC/Sipa/Pol Emile
General view of the buildings of the Court of Justice of the European Communities - EC/Sipa/Pol Emile

Questa mattina è stata depositata la sentenza della Corte Europea di Giustizia sulla vicenda della costruzione della Cittadella della giustizia a Bari. Una questione sulla quale il Comune aveva attivato una procedura di infrazione per violazione delle procedure di trasparenza previste dalla normativa in materia di appalti nonché sull'alternanza della libera concorrenza e del mercato.

Oggi la Corte di Giustizia ha accolto "pienamente", si sottolinea in una nota dell'Ente, le tesi del Comune di Bari: per aggiudicare un'opera come la Cittadella della giustizia occorre fare una gara pubblica e non una ricerca di mercato. Ora toccherà al Consiglio di Stato mettere la parola fine indicando al commissario ad acta, Giuseppe Albenzio, la strada da seguire.

"E' una vittoria della citta' e delle regole democratiche", commenta il sindaco Antonio Decaro. "Questa sentenza restituisce ai cittadini e al Consiglio comunale il potere di incidere nelle decisioni del futuro sviluppo del territorio della nostra citta'. Non ho mai avuto, ne' assunto, una posizione ideologica su questa vicenda", precisa.

"Ho sempre detto che avremmo aspettato la sentenza per decidere i successivi sviluppi e per dare una risposta adeguata, e non piu' rinviabile alle esigenze degli uffici giudiziari. Ringrazio Michele Emiliano e i nostri legali Aldo Loiodice, Isabella Loiodice e l'avvocato civico Rossana Lanza per il risultato conseguito. Ora - conclude Decaro - attendiamo il pronunciamento del Consiglio di Stato".

"Mi sono sentito spesso irriso e indicato come colui che si era opposto ingiustamente alle proposte dell'impresa Pizzarotti, oggi la sentenza dei giudici europei mi ripaga di ogni sofferenza, ribadendo che per realizzare opere pubbliche, come un tribunale, bisogna fare una gara pubblica, dove tutti devono essere messi nelle condizioni di partecipare" afferma l'ex sindaco di Bari, attuale segretario regionale del Pd della Puglia, Michele Emiliano.

"Si e' trattato - aggiunge - della più lunga e difficile battaglia giudiziaria della mia vita nella quale, alle volte in perfetta solitudine, ho sostenuto l'incredibile ingiustizia di una ricerca di mercato non vincolante che si trasforma in una variante di piano regolatore di decine di ettari, in un appalto di opere pubbliche del valore di centinaia di milioni di euro e in un contratto di locazione anch'esso del valore di decine di milioni di euro, tutti assegnati senza gara pubblica, in violazione delle regole sulla concorrenza e sugli appalti. Finalmente il nuovo sindaco di Bari, la giunta e il consiglio comunale - conclude Emiliano - potranno decidere liberamente di costruire la nuova sede unitaria degli uffici giudiziari baresi. Mi auguro che la scelta ricada sui progetti gia' validati da Comune e Regione che individuano il quartiere Liberta' come area prescelta".

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