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Camorra: false autorizzazioni per complesso edilizio a Marcianise, 9 arresti

21 luglio 2014 | 12.25
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Indagate anche 13 persone. I reati contestati aggravati dalla finalità di aver agevolato il gruppo camorristico dei Belforte operante a Marcianise

Camorra: false autorizzazioni per complesso edilizio a Marcianise, 9 arresti

Nuovo arresto per l'imprenditore casertano Angelo Grillo, già detenuto al 41 bis e destinatario con altre otto persone di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda ed eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta e dalla Squadra mobile della Questura di Caserta.

Le indagini, nell'ambito delle quali risultano indagate anche altre 13 persone, hanno permesso di acquisire gravi indizi dei reati, commessi dal 1995 al 2010, di riciclaggio, reimpiego di ingenti somme di denaro nonché di fittizia intestazione di beni, tutti aggravati dalla finalità di aver agevolato il gruppo camorristico dei Belforte operante a Marcianise (Caserta), conosciuti anche come 'Mazzacane'.

Le indagini si sono concentrate sul complesso residenziale denominate Centro Direzionale Vanvitelli, in località Macello a Marcianise, finanziato illecitamente fin dall'inizio dagli esponenti apicali del clan fra i quali i fratelli Domenico e Salvatore Belforte: l'intervento edilizio, attuato attraverso l'acquisizione e la demolizione di un vecchio opificio dismesso, sarebbe stato realizzato attraverso la concessione di autorizzazioni edilizie illegittime, opera di tecnici e professionisti compiacenti.

L'operazione, denominata 'Vanvitelli', ha evidenziato "come il clan Belforte - scrive il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli - nonostante i diversi arresti e sequestri patrimoniali subiti negli ultimi anni, abbia ancora la capacità di rigenerarsi economicamente ed essere ancora pienamente operativo sul territorio". Vari collaboratori di giustizia, spiega ancora Borrelli, "hanno disvelato con puntuali e precisi riferimenti e dichiarazioni convergenti l'enorme volume di investimenti effettuati dai Belforte nei diversi settori dell'economia apparentamenteo 'sana', primo fra tutti quello dell'edilizia".

E' proprio in quest'ultimo campo che "il clan ha posto in essere condotte illecite più consistenti, attraverso il reimpiego di massicce risorse economiche illecite derivanti dalle più disparate attività criminali, in vaste speculazioni edilizie realizzate con la compiacenza di imprenditori collusi e politici corrotti". La difficile situazione in cui verte il clan, a seguito dei numerosi pentimenti di esponenti di spicco che ne hanno minato dall'interno l'equilibrio economico, ha determinato il sodalizio criminale ad operare diverse alienazioni di immobili per eludere la confisca dei reimpieghi del patrimonio illecito, in particolare la vendita di alcuni locali facenti parte del complesso Vanvitelli.

L'indagine si è conclusa, oltre che con l'esecuzione delle ordinanze, anche con il sequestro preventivo di 213 tra appartamenti, garage e locali commerciali tutti facenti parte del Centro residenziale Vanvitelli, e di 11 unità immobiliari, 19 rapporti bancari, 2 società e quote societarie riconducibili ai patrimoni personali degli indagati, per un valore complessivo stimato in circa 16 milioni di euro.

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