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Sequestrata la cartella clinica di Galan. E venerdì l'interrogatorio nel carcere di Opera

23 luglio 2014 | 13.21
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La Guardia di Finanza all'ospedale di Este, il direttore medico: "Più che di un sequestro si è trattato di una richiesta di una copia della cartella, che abbiamo subito consegnato''. E precisa: "L'ex Governatore del Veneto è stato trattato come tutti". I difensori chiedono la scarcerazione al Tribunale del riesame. Dopo il sì della Camera all'arresto, per l'ex ministro c'è ora il carcere. Lui: "Sono incazzato"

(INFOPHOTO)
(INFOPHOTO)

La Guardia di Finanza di Venezia ha sequestrato la cartella clinica di Giancarlo Galan presso l'ospedale di Este. A confermarlo il direttore medico dell'ospedale Maurizio Agnoletto, che spiega: "Più che di un sequestro si è trattato di una richiesta di una copia della cartella clinica, che abbiamo subito consegnato''.

Le dimissioni 'improvvise' - Il direttore ci tiene poi a chiarire la vicenda della prognosi di 45 giorni e le 'improvvise' dimissioni di martedì dell'ex governatore del Veneto: "La prognosi di 45 giorni era stata fatta dall'ospedale di Padova dopo la frattura all'arto inferiore del paziente. E si tratta di una prognosi classica per una frattura, ma non c'entra nulla con le altre patologie di cui soffre il paziente. La decisione di dimetterlo è stata presa dopo gli ultimi esami, fatti quasi quotidianamente, e le ultime visite, e dopo aver constatato che le sue condizioni si erano stabilizzate, e che quindi le cure potevano essere fatte a domicilio".

Il quadro clinico - I direttore dell'ospedale di Este sottolinea che ovviamente "le dimissioni non sono assolutamente legate a fatti esterni, ma decise solo in base al quadro clinico del paziente. Galan poi è stato trattato come tutti gli altri pazienti. Me ne sono accertato personalmente: di fronte alla malattia siamo tutti uguali".

La prima notte in carcere - L'ex governatore verrà sentito per rogatoria dal gip di Milano, Cristina Di Censo, venerdì mattina nel carcere di Opera (Milano) dove è arrivato di notte in autoambulanza e dove ha trascorso una prima notte nell'infermeria della casa di reclusione, che dispone di un centro medico attrezzato.

Le cure - L'ex ministro ha bisogno di cure per le patologie di cui è affetto: a parte l'ingessatura alla gamba sinistra a causa di una frattura per un incidente domestico, che lo costringe all'immobilità e la conseguente tromboflebite, Galan necessita soprattutto di monitoraggi continui per il diabete di cui è affetto e per problemi cardiocircolatori.

L'interrogatorio - Venerdì mattina l'ex governatore del Veneto potrà rispondere, come aveva chiesto, alle domande dei magistrati sul presunto giro di tangenti milionarie che venivano pagate dal Consorzio Venezia Nuova nell'ambito dei lavori per la realizzazione del Mose e controbattere alle accuse di chi lo ha chiamato in causa, primo tra tutti l'ex presidente e 'dominus' del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati.

La scarcerazione al Riesame - Intanto gli avvocati difensori di Galan, Antonio Franchini e Niccolò Ghedini, hanno presentato al Tribunale della libertà di Venezia l'istanza di scarcerazione per il loro assistito. Il Riesame avrà una settimana di tempo per esprimersi.

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