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Tragedia nel canale di Sicilia, morto uno dei sopravvissuti. Soccorsi altri 700 migranti

24 luglio 2014 | 08.45
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Il profugo 20enne in gravissime condizioni era stato trasferito sabato scorso all'ospedale Civico di Palermo da Lampedusa. Due diverse operazioni a sud di Lampedusa: nel primo intervento sono stati portati in salvo 620 profughi, tra cui 167 donne e 37 minori. Arrestati a Taranto due presunti scafisti. Unhcr: "Nel 2014 oltre 800 persone sono morte nel Mediterraneo"

E' morto all'ospedale Civico di Palermo uno dei due migranti trasferiti sabato scorso in gravissime condizioni da Lampedusa (Agrigento), dove erano giunti a bordo di un mercantile, che li aveva tratti in salvo nel Canale di Sicilia. L'extracomunitario era stato trovato nella stiva del barcone della morte, dove viaggiavano circa 560 migranti e dove, ammassati nella stiva, i soccorritori hanno trovato 30 cadaveri.

Il profugo 20enne, le cui condizioni era apparse subito disperate, era stato trasferito subito nel nosocomio palermitano, insieme a un altro migrante, anche lui in condizioni gravissime. Giovedì mattina, però, non ce l'ha fatta ed è morto in prima rianimazione dove si trovava ricoverato per un avvelenamento da monossido di carbonio. L'altro immigrato è stato trasferito nelle scorse ore all'Ismett. Ha una grave insufficienza respiratoria e deve essere sottoposto a un trattamento Ecmo, per cui l'Ismett è centro di riferimento.

Intanto l'emergenza profughi non si arresta. Altri 620 migranti sono stati soccorsi a sud di Lampedusa dalla nave Urania della Marina militare, una delle unità impegnate nell'operazione 'Mare nostrum'.Si sono concluse le operazioni di trasbordo sulla nave Etna. Tra le persone soccorse 167 donne e 37 minori.

Il rimorchiatore Almisan, anch'esso impegnato nel dispositivo della Marina militare Mare Nostrum, ha invece soccorso mercoledì notte un gommone con a bordo 97 migranti sempre a sud di Lampedusa. Lo riferisce in un tweet la Marina militare.

A Taranto sono stati arrestati per favoreggiamento all'immigrazione clandestina due presunti scafisti. Gli arresti da parte degli agenti della Squadra mobile della questura di Taranto, al termine di rapide indagini in seguito all'arrivo nel porto della nave 'San Giorgio' della Marina militare con circa 1200 migranti a bordo, salvati nell'ambito dell'operazione 'Mare nostrum'.

Malik Sise, originario del Gambia, 25 anni e Mamamoud Baijou, senegalese di 20 anni sono stati identificati dai poliziotti soprattutto grazie alle preziose testimonianze di alcuni immigrati che sono riusciti a riconoscerli. Nel loro lungo viaggio della speranza, gli immigrati-profughi hanno raccontato di essere stati costretti a restare immobili sull'imbarcazione per evitare le percosse dei due scafisti poi riconosciuti e arrestati.

Nel frattempo al ministero dell'Interno si è svolto un incontro operativo alla presenza del ministro dell'Interno Alfano, del ministro della Salute Lorenzin, del sindaco di Roma Marino e del prefetto Pecoraro. E' il primo, spiegano al Viminale, di una serie di incontri, che saranno allargati anche alla Regione Lazio, "utili per seguire passo passo l'andamento delle condizioni sanitarie connesse alla presenza di migranti sul territorio". E' stato confermato che, dallo scorso mese di giugno, viene assicurata assistenza sanitaria continua, da parte del personale del ministero della Salute, a bordo delle imbarcazioni impiegate nelle operazioni di soccorso e che sono già in atto dispositivi di sorveglianza delle condizioni di salute dei migranti in arrivo.

Dal 21 giugno 2014, data dell'avvio della collaborazione con la Marina Militare per l'operazione Mare Nostrum, i medici del ministero della Salute hanno controllato 15 mila migranti recuperati in mare aperto. Il ministero sta valutando l'opportunità di prolungare fino alla fine di ottobre la partecipazione a Mare Nostrum, inizialmente prevista dal 21 giugno al 31 agosto.

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