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Sanita': Libro bianco, tra 15 anni piu' anziani che ventenni in Lombardia

26 luglio 2014 | 19.19
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Il dato segnala che l'aspettativa di vita cresce ma se "il nostro sistema socio-sanitario non viene adeguato alla situazione reale, perderà d'efficacia" ha dichiarato Claudio Pedrazzini presentando il volume nella sede della Provincia di Lodi

Sanita': Libro bianco, tra 15 anni piu' anziani che ventenni in Lombardia

"Nel 2030 in Lombardia ci saranno 3 milioni di over 65, un terzo di questi avrà più di 80 anni. Di più, ci sarà un numero maggiore di persone sopra i 65 anni che di ventenni. Questi dati segnalano almeno due cose. La prima è che l'aspettativa di vita nel nostro Paese continua per fortuna a crescere. La seconda riguarda il nostro sistema socio-sanitario: se non viene adeguato alla situazione reale, perderà d'efficacia". Con queste parole il presidente di Forza Italia in Regione Lombardia Claudio Pedrazzini ha presentato questa mattina, nella sede della Provincia di Lodi, il Libro Bianco sullo sviluppo del sistema sociosanitario in Lombardia.

Un testo che contiene le linee d'indirizzo che verranno seguite per implementare la riforma sanitaria lombarda, ha detto Pedrazzini, spiegando anche quali siano le proposte di Forza Italia sul tema.

"Il modello di assistenza che ha accompagnato intere generazioni - ha sottolineato -rischia di non essere più adeguato alla nuova realtà. Le patologie croniche coinvolgeranno un numero sempre maggiore di soggetti. Si rivelerà del tutto insufficiente puntare solo sull'eccellenza della singola prestazione. Il nuovo approccio dovrà essere in grado di espandere il proprio campo d'azione, privilegiando un intero percorso di cura che sappia far convergere prevenzione, diagnosi e terapia. Per dirla in una parola: dobbiamo passare dal 'to cure' al 'to care'".

"In quest'ottica - ha aggiunto - devono assumere un ruolo se possibile ancora più importante le strutture territoriali come le Asl (che cambieranno nome in 'agenzie' e potrebbero avere compiti di programmazione territoriale e di integrazione con i Comuni) e le nuove aziende integrate per la salute, che potranno essere composte da un polo territoriale e uno ospedaliero".

"Il principio che rappresenta il faro cui ispirare la nostra azione - ha concluso il presidente - rimane comunque la libertà di scelta, che per essere garantita fino in fondo richiede un'ampia varietà di offerta sia pubblica che privata, in forte e proficua competizione. Per evitare ogni possibilità di inefficienze è inoltre prevista un'ipotesi di separazione delle funzioni principali legate al sistema sanitario: la programmazione, gli acquisti (attraverso una centrale unica di committenza), l'erogazione di prestazioni e i controlli".

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