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Roma capitale anche del rumore, dal centro alla periferia il nemico numero uno è il traffico

31 luglio 2014 | 17.53
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Si è conclusa la campagna di Legambiente Lazio 'Spegni il rumore accendi il divertimento'. Il direttore Scacchi: "Le istituzioni si impegnino a far rispettare le normative in materia”. Il legale: "I cittadini hanno finalmente trovato una via di accesso agli organi competenti precedentemente considerati irraggiungibili"

(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

E' il traffico il peggior nemico della Capitale. E' quanto emerge dai risultati della campagna 'Spegni il rumore accendi il divertimento' lanciata da Legambiente Lazio con il contributo di Fondazione Sorgente Group per analizzare e combattere l'inquinamento acustico di Roma. Per più̀ di un mese i volontari dell'associazione hanno percorso, fonometro alla mano, le vie di Roma analizzando le criticità, ascoltando i cittadini e realizzando una mappa illustrativa di tutti i luoghi maggiormente vessati dall'inquinamento acustico.

"L'inquinamento acustico ha acquistato, purtroppo, un peso sempre maggiore tra i mali che quotidianamente si manifestano nella Capitale. In queste sei settimane abbiamo registrato numeri che ci raccontano una città̀ estremamente rumorosa con un traffico veicolare privato che attanaglia le strade dal centro alla periferia", afferma Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio. "Traffico, quindi, nemico numero uno oltre che per la qualità dell'aria, anche per il rumore", sottolinea Scacchi che torna "a chiedere all'amministrazione comunale di approvare il 'piano comunale di intervento' della Capitale , senza il quale qualsiasi intervento per il rispetto dei limiti di legge sul rumore diventa più difficile". In ogni caso "la Campagna - conclude il direttore di Legambiente Lazio - continuerà sul sito spegniilrumore.radiocolonna.it anche nelle prossime settimane fino a settembre, con la possibilità di ricevere e dare visibilità alle segnalazioni di natura scritta oppure audio e video che perverranno.”

Sono 162 le rilevazioni che raccontano del troppo rumore nella Capitale. Per più̀ di un mese è̀ stato monitorato l'inquinamento acustico in 104 luoghi della città, in più̀ fasce orarie in modo da avere un quadro completo e per ogni luogo è stato calcolato il valore medio dei decibel. Da Tor Pignattara al Lungotevere il traffico è̀ insomma il peggior nemico del sonno dei romani. I dati parlano chiaro: in 103 località̀ su 104 il rumore supera i limiti stabiliti dalla normativa. Considerando il valore medio, i luoghi più̀ rumorosi di Roma - a causa principalmente del traffico ma anche dalle attività antropiche - sono stati in ordine Via Casilina, Lungotevere Ripa e Largo Preneste.

A far salire i decibel è anche la movida notturna, che non risparmia neanche le aree particolarmente protette come quelle ospedaliere. Nel primo Municipio è stato effettuato un monitoraggio continuo per un minimo di 72 ore in Piazza Madonna dei Monti, Lungotevere

Aventino, Ponte Milvio, Piazza Trilussa e Isola Tiberina (interno ospedale 'Fatebenefratelli'). Dai risultati emerge che le cause del rumore in tutte queste 5 aree sono individuabili principalmente nel traffico veicolare che si protrae dalle prime ore del mattino fino alla sera e dall’affluenza di persone presso i locali che aumenta nelle ore serali.

In ogni caso "le richieste di aiuto arrivate sono di varia natura e relative ai classici vicini molesti con la musica ad alto volume, ai sistemi di refrigeramento del supermercato che, soprattutto in questo periodo in cui si lasciano le finestre aperte, rendono impossibile il sonno", dice l'avvocato Teodoro di Bitonto che per l'iniziativa promossa da Legambiente ha dispensato consigli ai romani che lo hanno contattato. "La campagna è stata accolta con molto favore dai cittadini che hanno finalmente trovato una via di accesso agli organi competenti precedentemente considerati irraggiungibili", sottolinea.

Esperto di diritto civile, anche su questioni legate all'inquinamento acustico, il legale aggiunge: "Particolare attenzione è stata posta, poi, alla cosiddetta movida romana con l'intenzione non certo di contrastarla quanto di farla restare nei limiti della tollerabilità. Molte le segnalazioni, dunque, per le diverse manifestazioni notturne cui sono seguiti formali esposti agli uffici competenti. E devo dire che i riscontri di Polizia Locale e Arpa Lazio per le rilevazioni fonometriche e i conseguenti provvedimenti amministrativi in caso di sforamento dei limiti in termini di decibel sono stati rapidi ed efficaci".

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