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Giocava a tennis durante le ore di lavoro, Corte dei Conti sanziona anche il capo per mancato controllo

12 agosto 2014 | 13.20
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Giocava a tennis durante le ore di lavoro, Corte dei Conti sanziona anche il capo per mancato controllo

Merita sanzione non solo il dipendente pubblico che si assenta senza giustificazione dal posto di lavoro, ma anche il capo che non ha effettuato i giusti controlli.

E' quanto ha stabilito la Corte dei Conti, che ha sanzionato un dirigente della Regione Toscana, reo di non aver impedito il comportamento delittuoso dell'ormai ex dipendente, omettendo i dovuti controlli interni.

Il lavoratore si era assentato 53 volte dal servizio senza giustificazione, per andare a impartire lezioni di tennis durante l'orario di lavoro, presentandosi addirittura in servizio in tenuta sportiva. L'uomo lo scorso giugno è stato condannato dal tribunale di Firenze con patteggiamento a 9 mesi di reclusione e una multa. Intervenuta successivamente sulla vicenda, la Corte dei Conti lo ha sanzionato, condannando anche il dirigente, al pagamento di una parte del danno.

Nel dare la notizia, il Quotidiano della P.A. pone l'accento sul “passaggio con il quale il giudice contabile accerta la corresponsabilità del dirigente. Nella sentenza – si legge - si sottolineano sia le modalità, quantomeno non consuete per un dress code da ufficio del dipendente regionale che si presentava ripetutamente in tenuta da tennis, sia la logistica dell’ufficio di ambedue i convenuti che lavoravano nello stesso edificio e la frequenza dei comportamenti”.

Visto il comportamento del dirigente, riporta il Quotidiano della P.A., “la Corte ritiene che vi sia una totale assenza di diligenza, e rilevante superficialità e trascuratezza”.

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