Il pompiere, denunciato anonimamente, dovrà restituire 1.000 euro dei 3.000 percepiti durante il periodo di assenza dal lavoro
Assente dal servizio per malattia, un vigile del fuoco è stato 'pizzicato' in vacanza in Francia. Denunciato anonimamente con un esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti, il pompiere è stato condannato dalla Sezione Giurisdizionale Regionale dell’Umbria a risarcire per 1.000 euro l’Amministrazione che gli aveva regolarmente versato lo stipendio.
L'uomo - come si legge nella notizia riportata dal 'Quotidiano della P.A.' - dopo un infortunio, aveva allungato il periodo di malattia e, proprio durante questo periodo, si era recato all'estero. Un comportamento che per i giudici contabili "presenta una grave colpevolezza, conseguente alla elevata negligenza e imprudenza dimostrata nel decidere di affrontare da convalescente un viaggio di migliaia di chilometri, impegnativo per chiunque, tanto più per una persona non in perfetta forma fisica".
Il Collegio giudicante della Corte dei Conti ha deciso tuttavia di ridurre la pena rispetto alla richiesta della Procura che aveva chiesto che l'uomo rifondesse alla Pubblica Amministrazione 3.000 euro, cifra pari alle somme percepite dal pompiere nel periodo di assenza dal servizio.
"Se da un punto di vista empirico e fattuale - sostengono infatti i giudici contabili - è logicamente sostenibile che il viaggio in Francia abbia aggravato o, comunque, non agevolato la guarigione, d’altro canto non è dimostrabile con certezza che tutti gli ulteriori quaranta giorni di assenza sono conseguenza della condotta avventata ed incauta del convenuto".