"Siamo invitati a proclamare la speranza a un mondo che, malgrado la sua prosperità materiale, cerca qualcosa di più, qualcosa di più grande, qualcosa di autentico e che dà pienezza". E' quanto sottolinea Papa Francesco ai vescovi della Corea del Sud, nel discorso nella sede della Conferenza Episcopale coreana a Seul.
Soprattutto, il Papa esorta a "esprimere una particolare sollecitudine per i poveri, per i rifugiati e i migranti, per coloro che vivono ai margini della società". Sollecitudine che deve manifestarsi "non solo attraverso concrete iniziative di carità, che sono tanto necessarie, ma anche nel costante lavoro di promozione a livello sociale, occupazionale ed educativo".
Avverte infatti Francesco: "Possiamo correre il rischio di ridurre il nostro impegno con i bisognosi alla sola dimensione assistenziale, dimenticando la necessità di ognuno di crescere come persona e di poter esprimere con dignità la propria personalità, creatività e cultura. La solidarietà con i poveri va considerata come un elemento essenziale della vita cristiana", ricorda il Papa ai vescovi della Corea.