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Anche i cani fanno il lifting: in 4 anni interventi aumentati dell'80% in Gran Bretagna

19 agosto 2014 | 12.20
LETTURA: 7 minuti

Sempre più di moda le razze 'con le pieghe', preferite da molte star. Non si tratta di ritocchi estetici, bensì di operazioni eseguite a scopo medico per rimuovere la pelle in eccesso spesso responsabile di infezioni, problemi respiratori, di vista o udito. I veterinari italiani: "Boom di interventi anche da noi"

Un bulldog (Infophoto) - INFOPHOTO
Un bulldog (Infophoto) - INFOPHOTO

Bulldog, shar-pei, carlini. I cani 'con le pieghe' vanno sempre più di moda, scelti da molte star come inseparabili compagni di vita e quindi gettonatissimi da chi sceglie di adottare un amico a quattro zampe. Risultato: è boom di lifting facciale anche per Fido, passato 'sotto bisturi' per rimuovere la pelle in eccesso spesso responsabile di infezioni, problemi respiratori, di vista o udito.

A svelare il trend sono i veterinari inglesi: in 4 anni, calcolano, gli interventi sono aumentati di oltre l'80%. "Viaggiamo al ritmo di 4-5 operazioni a settimana e il dato è in crescita", testimonia Gert ter Haar del Royal Veterinary College. "Soprattutto gli interventi sui carlini sono aumentati di 8 volte".

Se 5 anni fa la media era di 30 all'anno, ora si superano i 260. Il prezzo? Fino a 2 mila sterline, circa 2.500 euro. Ma attenzione: l'esperto tiene a precisare che non si tratta di ritocchi estetici, bensì di operazioni eseguite a scopo medico e spesso di veri e propri interventi salvavita.

Se infatti per padroni ed estimatori è praticamente impossibile resistere al desiderio di affondare le mani tra le morbide pieghe che rivestono il muso di certe razze canine, per gli animali che con queste 'rughe' ci convivono i problemi di salute sono un rischio concreto.

"Innanzitutto - spiega ter Haar - le loro vie respiratorie possono essere ostruite: le pieghe possono coprire il naso e impedire all'animale di respirare". In altri casi negli anfratti della pelle possono svilupparsi "gravi infezioni cutanee", in altri ancora l'animale rischia "la cecità o la perdita di udito". Ovviamente "non interveniamo mai a meno che non esista una fondata ragione medica per farlo", assicura il veterinario sul 'Telegraph'.

Chantelle Meloy, proprietaria di Bentley, cane di razza Shar-Pei, ha dovuto portarlo in una clinica di Londra perché le troppe pieghe lo stavano privando della vista. L'animale è stato sottoposto a un lifting facciale completo che ha permesso di rimuovere l'eccesso di pelle dagli occhi. "Perdeva pus e andava a sbattere dappertutto - racconta la padrona - e mi hanno detto che l'operazione era l'unico modo per aiutarlo".

Martedì sera sulla Bbc2 la storia di Chantelle sarà fra le protagoniste della serie televisiva 'Young Vets', ma dalla charity britannica Pdsa (People's Dispensary for Sick Animals) spiegano che solo nel Regno Unito la condizione di Bentley affligge migliaia di cani. Gli Shar-Pei, in particolare, corrono un rischio 130 volte maggiore rispetto alle altre razze.

"Anche se viene chiamato lifting - puntualizza Paul Manktelow, veterinario dell'associazione - l'intervento di cui si parla non è un 'esercizio di cosmesi' e non ha niente a che fare con la vanità. E' un'importante procedura medica, adottata esclusivamente per la salute e il benessere del cane".

Dal conduttore britannico Jonathan Ross a Kelly Osborne, figlia di Ozzy. Dalla modella inglese Kelly Brook all'attrice americana Jessica Alba. L'elenco dei vip che scelgono come amici e mascotte carlini, bulldog Co. è lungo, il numero di chi li imita lievita e con esso la richiesta di lifting canino. E proprio per rispondere a una domanda in crescita, il Royal Veterinary College inglese ha aperto nell'Hertfordshire, al Queen Mother Hospital for Animals, la prima clinica specializzata nel trattamento di questi problemi.

Marco Melosi, presidente dell'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), conferma all'Adnkronos Salute il trend registrato nel Regno Unito: "Negli ultimi anni anche in Italia sono in netto aumento gli interventi chirurgici sulle razze canine, soprattutto carlini e bulldog inglesi e francesi, che per la pelle abbondante e il muso schiacciato soffrono spesso di gravi problemi respiratori e rischiano serie infezioni". Le razze 'con le pieghe' sono "sempre più diffuse anche nel nostro Paese - spiega Melosi - e benché in Italia l'aumento di queste operazioni non arrivi probabilmente al dato inglese, l'incremento è molto significativo" anche nella Penisola.

Melosi dà voce al disagio di 'carlini Co.' con doppia cognizione di causa. Da un lato per la sua professione di veterinario, dall'altro perché "sono un testimone oculare di questo problema: possiedo un meraviglioso carlino - racconta - un cane con una storia particolare alle spalle, che rischiava di essere abbandonato. E' una razza dolcissima, che vive praticamente in simbiosi con l'uomo e che deve il suo successo non solo alla moda" dettata dai tanti vip che l'hanno scelta (dallo stilista Valentino a Marina Ripa di Meana), "ma anche e soprattutto al suo carattere".

L'esperto assicura che "la questione è seria. L'Anmvi è fortemente impegnata su questo fronte e come veterinari vorremmo lanciare un appello agli allevatori: è fondamentale che la selezione delle razze avvenga sempre di più pensando alla salute dell'animale, piuttosto che all'estetica. Già oggi accade più che in passato", precisa Melosi, ma c'è ancora margine per "rivedere alcuni standard a vantaggio del benessere di questi cani".

Il veterinario conferma l'influenza che cinema, tv e personaggi noti esercitano sulle preferenze degli italiani che scelgono di adottare un amico a quattro zampe. "Da Rin Tin Tin al Commissario Rex, da Torna a casa Lassie alla Carica dei 101 - ricorda Melosi - sono molti i casi in cui la moda ha orientato il mercato. Ovviamente influiscono anche altri fattori come le dimensioni, il carattere, la facilità di gestione dell'animale".

In ogni caso, basta una passeggiata in città per capire che oggi carlini e bulldog sono sempre più 'In'. E anche per questo "quello delle cosiddette razze brachicefale, appunto carlini e bulldog inglesi e francesi, è un problema serio e di grandissima attualità sul quale, come veterinari, vorremmo porre grande attenzione". "A causa della pelle particolarmente abbondante e del muso molto corto, infatti, questi cani presentano narici molto strette e palato molle molto lungo - spiega lo specialista - Caratteristiche morfologiche derivate dalla selezione, che provocano ad alcuni esemplari evidenti difficoltà di respirazione. Si sa, per esempio, che i carlini russano di giorno e di notte. In estate, con il caldo, vanno in affanno e si fermano dopo pochi passi".

Non solo. "Proprio perché hanno il muso molto corto, in questa zona la pelle tende ad piegarsi a fisarmonica". Si formano così le tipiche rughe che, specie a livello del naso, "possono ospitare germi che provocano prurito e infezioni". Da qui la necessità - "medica e non estetica", garantisce Melosi - di intervenire chirurgicamente per accorciare il palato molle, allargare le radici e rimuovere la pelle in eccesso. Con l'unico obiettivo di 'ridare fiato' a questi cani, aiutandoli a respirare meglio. Ma per evitare di dover ricorrere tanto spesso al bisturi, ribadisce il numero uno dell'Anmvi, "sarebbe davvero importante che gli allevatori, con la collaborazione dei veterinari, correggessero tutte le caratteristiche che possono creare disagio all'animale".

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