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Immigrazione, Ue: "Frontex senza mezzi, sono gli Stati che devono fare di più"

19 agosto 2014 | 16.57
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Botta e risposta fra Bruxelles e il ministro dell'Interno. L'Arci: "Il Vecchio Continente si faccia carico di organizzare una missione". Lega all'attacco: "Il governo smentito da Bruxelles"

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Botta e risposta fra l'Ue e il ministro Alfano sull'immigrazione. Frontex "è una piccola agenzia" senza mezzi e quindi sono gli Stati europei che devono "fare di più" sul fronte immigrazione. A dirlo è un portavoce della Ue, a pochi giorni dalle dichiarazioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano sulla necessità che a Mare Nostrum subentrino Frontex e l’Europa.

Non si fa attendere la replica del ministro dell'Interno Angelino Alfano. ''Nessuno scaricabarile a danno dell'Italia''. "La Commissione Europea, su Frontex, dice una cosa tanto nota quanto ovvia: Non ci sono soldi e devono intervenire gli Stati Membri. Il tema e': ma allora qual e' il compito della Commissione? - chiede il ministro - La Commissione deve chiedere con forza questo intervento senno' giochiamo a un inaccettabile scaricabarile a danno dell'Italia''.

''Se Frontex e' piccola, occorre renderla piu' grande e anche al più presto. Gli Stati lo facciano perché il presidio di tutta la frontiera europea e' compito strategico per il futuro dell'Unione - ammonisce Alfano - Chi non presidia le frontiere, tutte le frontiere, mediterranee o orientali, non tutela se stesso. E' chiaro che l'Italia non può aspettare all'infinito e dovrà prendere le proprie decisioni.

''Per quanto mi riguarda la posizione e' netta e coerente: Mare nostrum e' un'operazione a tempo, nata dopo la strage di Lampedusa, e che compirà un anno il 18 ottobre - ribadisce il ministro - Se Frontex non subentrerà perché non sarà adeguatamente finanziata e rafforzata, Mare Nostrum non potrà compiere il secondo compleanno. Il tema della frontiera e' europeo e noi non possiamo farcene carico da soli anche perche' l'Italia, per molti migranti, e' solo un Paese di transito".

Per Filippo Miraglia, vicepresidente e responsabile immigrazione dell'Arci, "non è una sorpresa'' la dichiarazione del portavoce Ue. "Frontex è un programma della Ue per il pattugliamento e il controllo delle frontiere - ricorda - mentre Mare Nostrum è un'iniziativa del governo italiano per salvare vite umane e prevenire i naufragi. Sono due iniziative che lavorano su due piani completamente differenti con strumenti ed obiettivi diversi, quindi l'una non potrebbe subentrare all'altra".

Per Miraglia "è auspicabile che l'Europa si faccia carico di organizzare una missione in favore di coloro che non hanno altra strada che tentare la fortuna affidandosi ai trafficanti e ai criminali per arrivare sulle nostre coste e chiedere protezione. L'Italia chiede giustamente all'Europa di contribuire maggiormente, perché le coste italiane sono la porta d'accesso dell'Europa".

Mare Nostrum "è una medicina che non cura la malattia ma solo i sintomi. Per curare la malattia - rileva - l'Europa deve consentire l'accesso in sicurezza: se fosse possibile prendere un aereo o una nave e arrivare in Europa per chiedere protezione umanitaria, non sarebbe necessario per migliaia di persone varcare i confini con i i viaggi organizzati dagli scafisti. Servono canali di ingresso umanitari da affidare e far gestire all'Unhcr".

Va all'attacco invece il capogruppo della Lega Nord alla Camera Massimiliano Fedriga: ''Alfano e Renzi sono stati smentiti dalla commissione Ue. Altro che 'Frontex prenderà il posto di Marenostrum' come più volte dichiarato dal premier e dal ministro dell'Interno: i contribuenti italiani continueranno a pagare l'invasione programmata dal governo perché l'Unione se ne lava le mani. Ormai siamo al ridicolo: Renzi viene ogni giorno smentito dall'Europa sull'economia e oggi anche sull'immigrazione''.

''Questo - avverte - è un governo non all'altezza che sta facendo pagare ai nostri cittadini più di 12 miliardi di euro per favorire l'immigrazione clandestina. L'unico segnale di responsabilità che potrebbe arrivare nella giornata odierna sarebbero le dimissione di Alfano. Di fronte a questo disastro si assuma almeno le proprie responsabilità''.

Per il senatore Vincenzo Gibiino, membro del Comitato di presidenza di Forza Italia e coordinatore azzurro in Sicilia, ''un'Europa che rinuncia a tutelare le proprie frontiere, lasciando sulle spalle di un solo stato membro un fardello insostenibile e un'emergenza senza precedenti, è un'Europa che non vogliamo e che non ci serve". "Palazzo Chigi dovrà fare la voce grossa e richiamare il governo europeo ai propri doveri'', sottolinea. ''Il Canale di Sicilia - spiega - è frontiera di tutta l'Europa e a tutta l'Europa spetta il compito di vigilare e di proteggere''.

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