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Pesto a rischio 'sopravvivenza' in Liguria. Fungo killer minaccia il basilico

25 agosto 2014 | 18.59
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La Regione è pronta a sostenere la richiesta presentata dai coltivatori locali al ministero della Salute per poter utilizzare fitofarmaci. Il giro d'affari è di circa sei milioni di euro che salgono a quindici con l'indotto. Ma la Liguria non è sola. In campo per la singolare battaglia anche l'Emilia Romagna, Veneto, Campania e il Lazio

Pesto a rischio 'sopravvivenza' in Liguria. Fungo killer minaccia il basilico

La Regione Liguria è pronta a sostenere la richiesta presentata dai coltivatori liguri al ministero della Salute per l'utilizzo dei fitofarmaci in grado di salvaguardare le coltivazioni di basilico sul territorio, aggredite da un fungo killer. Lo annuncia l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni Barbagallo, alle prese, insieme a tutti i tecnici del dipartimento, con il problema di un fungo di origine africana che sta mettendo in pericolo le coltivazioni di basilico e la produzione del pesto ligure. ''Si tratta di un problema serio di cui ci stiamo occupando - spiega Barbagallo - la Regione è infatti al fianco dei coltivatori di basilico affinché il ministero si impegni nell'approvazione tempestiva di una gamma di fitofarmaci in grado di debellare il fungo che da quasi dieci anni è presente nelle nostre coltivazioni e che ora tende a essere resistente ai pochi fitofarmaci già approvati negli anni scorsi''. Nella battaglia contro il fungo killer, accanto alla Regione Liguria sono anche l'Emilia Romagna, Veneto, Campania, Lazio e altre regioni del Sud Italia che coltivano basilico in pieno campo, destinato all'industria. ''Comunque visto il lavoro svolto negli anni passati per trovare il fitofarmaco idoneo - aggiunge Barbagallo - l'infestazione di quest'anno è inferiore a ciò che abitualmente avviene alle coltivazioni di basilico. Inoltre gli agricoltori hanno imparato a fronteggiare questa malattia e quindi a ottenere discreti raccolti. Comunque serve un intervento tempestivo da parte dei ministeri in quanto il rischio è quello di compromettere il raccolto di quest'anno e di mettere a rischio la sopravvivenza di numerose aziende e di posti di lavoro''.

La Regione Liguria sta studiano anche azioni non solo curative, ma preventive attraverso uno studio condotto insieme al Centro regionale di sperimentazione agraria di Albenga sulla concia del seme. Sono un centinaio i coltivatori di basilico in Liguria, producono un valore commerciale di sei milioni di euro che salgono a quindici milioni di euro all'anno con l'indotto.

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