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Scuola, con la riforma si va verso l'eliminazione delle supplenze

25 agosto 2014 | 20.44
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Il ministro dell'Istruzione parla di "un meccanismo perverso che ci trasciniamo da decenni" e spiega che "le supplenze non fanno bene né a chi le fa né a chi le riceve"

Scuola, con la riforma si va verso l'eliminazione delle supplenze

La riforma della scuola del Governo Renzi supererà il sistema delle supplenze così come sono intese oggi. Ad annunciarlo, dal meeting di Rimini, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, che ha spiegato come le supplenze vadano "riconsiderate", anche perché "si sa già dall'inizio dell'anno scolastico quali sono i posti da sostituire stabilmente" ma "un meccanismo perverso che ci trasciniamo da decenni non ci consente di lavorare se non con l'organico di diritto e quindi di riempirlo attraverso le graduatorie".

"I supplenti non saranno eliminati fisicamente come vedrete", ha spiegato con una battuta il ministro, ma l'obiettivo, ha precisato, è "ragionare in termini di organico funzionale e non di organico di diritto che si distingue dall'organico funzionale". D'altra parte, ha aggiunto, "le supplenze non fanno bene né a chi le fa né a chi le riceve".

Diritto allo studio e professionalità - Il ministro ha in mente "un sistema educativo che potenzi il diritto allo studio ma che restituisca professionalità agli insegnanti consentendo loro la formazione e l'aggiornamento in maniera strutturale e non occasionale, che curi definitivamente la piaga del precariato. Questo è l'unico modo per mettere in moto il riscatto sociale di cui tutto il Paese ha bisogno".

"Le idee sono chiare e si stanno traducendo con rapidità nei provvedimenti già assunti, come quello sull'edilizia scolastica per esempio, e in altri da assumere", ha spiegato il ministro. "In questi mesi abbiamo fatto un lavoro silenzioso con uno staff molto composito al ministero in contatto diretto con il presidente del Consiglio e che ha messo al centro alcuni punti molto precisi: la governance, il personale, i contenuti e i metodi dell'insegnamento, l'autonomia degli istituti. Questi sono capitoli importanti, sono capitoli su cui c'è necessita' di riflettere", ha aggiunto.

Investimenti per nuova alfabetizzazione, anche da privati - "Il futuro del Paese passa da una scelta politica e da una responsabilità molto precisa: mettere tra le priorità la nuova alfabetizzazione che la scuola deve trasmettere", ha proseguito Giannini. "Sono operazioni che hanno necessità di investimenti e mi aspetto anche un contributo della società, certi investimenti anche di capitali privati servono", ha detto.

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