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Criminalita': 62 colpi in appartamento tra Terni e Roma, banda ladri sgominata da polizia

02 settembre 2014 | 14.53
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Si ipotizza che i colpi effettivamente compiuti dalla banda, solo sul litorale romano, siano oltre 100. In casa di uno degli arrestati, gli agenti hanno trovato anche 33 kg di marijuana

Criminalita': 62 colpi in appartamento tra Terni e Roma, banda ladri sgominata da polizia

E' stata denominata 'Casa Bancomat', l'operazione della polizia di Terni di questa notte, che ha permesso di arrestare, con la collaborazione del personale della questura locale, tra Roma, Ostia, Torvaianica e Palestrina, gli ultimi membri di una banda di cittadini albanesi che da febbraio ad agosto ha messo a segno centinaia di furti in appartamento nelle province di Terni e di Roma.

Cittadini albanesi, fra i 21 e i 45 anni di età, tutti irregolari sul territorio nazionale, tranne uno, domiciliati tra Ostia e Roma, che operavano anche fuori regione, con una predilezione per Narni, dove hanno commesso 33 furti, portando via, in 13 casi, le auto dei proprietari delle abitazioni appena svaligiate.

Una situazione che aveva generato un tale allarme sociale, da spingere il sindaco della città a richiedere un incontro con il Prefetto per sollecitare il Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica per occuparsi dei furti nel suo Comune.

Ed è proprio da un furto avvenuto nel ternano, il 19 febbraio, che la terza Sezione della Squadra Mobile ha avviato una lunga e articolata indagine, portata avanti in stretta collaborazione con l'autorità giudiziaria, che nel corso dei mesi ha preso molteplici risvolti: l'attività della banda, infatti, non si limitava solo ai furti in abitazione e di auto, ma si estendeva anche al traffico di droga e alla prostituzione.

I ladri, entravano nelle case di notte, a piedi scalzi, dopo aver fatto un foro nelle persiane e, senza far rumore, portavano via tutto quello che riuscivano ad arraffare: dai gioielli, ai computer, dai soldi, alle tessere Bancomat, che utilizzavano subito dopo per prelevare (dato che, in molti casi, nei portafogli c'erano anche i codici Pin), allontanandosi poi a bordo delle auto dei proprietari.

Seguendo le tracce di un'auto rubata a Narni, gli agenti sono risaliti al ricettatore, un connazionale clandestino di 24 anni, pregiudicato e ricercato dal Tribunale di Roma per furto.

Gli agenti della Mobile Ternana lo hanno arrestato a maggio, a Roma, dopo che aveva tentato di sfuggire, speronando l'auto della Polizia; nell'operazione, in cui è stata recuperata l'auto rubata, sono stati esplosi anche dei colpi di pistola a scopo intimidatorio.

Ed è seguendo due dei membri della banda, che la Mobile Ternana, il 7 agosto, ha sequestrato quasi 130 kg di marijuana sull'A1, all'altezza di Frosinone, operazione in cui oltre ai due è stato arrestato anche un terzo complice.

Si trova già in carcere in Albania, invece, il membro più giovane; poco più che ventenne, era tornato in patria dopo un incidente avvenutogli durante un furto in un'abitazione ed aveva pensato di ritirasi per un po' dall'attività. Durante la convalescenza, non si era fermato all'Alt della polizia albanese, investendo con l'auto un poliziotto, uccidendolo.

Per quanto riguarda lo sfruttamento della prostituzione, si può dire che i membri della banda ''giocavano in casa'', facendo prostituire le proprie compagne, delle giovani cittadine rumene.

Le indagini hanno permesso di accertare 62 furti: 33 a Narni, 19 ad Anzio, 9 a Ardea e 1 a Roma, ma si ha motivo di ritenere che quelli effettivamente consumati dalla banda, solo sul litorale romano, siano altre 100. Durante le perquisizioni domiciliari di questa notte, a casa di uno degli arrestati a Torvaianica, gli agenti hanno trovato 33 kg di marijuana, 5.000 in contanti, oltre a vari oggetti, come alcuni orologi; tutta le refurtiva è stata sequestrata.

Non è ancora chiaro se i tre arrestati di venerdì scorso dalla Squadra Volante di Terni, siano collegati con la banda, ma tutto fa pensare di sì: stessa nazionalità, stesso modus operandi, stesso regime di clandestinità e naturalmente tutti con precedenti specifici.

Al fine di tracciare un profilo dei criminali, presenti in Italia da anni, si riporta qui di seguito un passaggio della motivazione del Gip del Tribunale di Terni, Maurizio Santoloci, che ha emesso le ordinanze di custodia cautelare in carcere su richiesta del pubblico ministero Elisabetta Massini: ''considerato che si tratta di soggetti nullafacenti e nullatenenti, sostanzialmente fantasmi sociali con un regime di vita dedito esclusivamente al crimine e alle aggressioni verso il patrimonio privato e che agiscono in concorso ed in banda e per i quali il territorio dello Stato è soltanto un esteso luogo ove operare atti predatori e le private abitazioni sono per loro come un diffuso, gigantesco ed unico bancomat, ove effettuare prelievi in modo seriale e continuo …''.

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