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Soccorsi in mare 700 migranti tra cui un bimbo di 2 giorni

09 settembre 2014 | 13.03
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La maggior parte sono siriani, palestinesi ed eritrei . Sono stati assistiti lunedì dalla Phoenix, l'imbarcazione della Migrant Offshore Aid Station (Moas). Due le operazioni svolte. Subito è stato contattato il Centro di coordinamento di Roma e la nave della Marina militare 'Borsini', che partecipa a Mare Nostrum, si è recata sul posto /FOTO

(Foto Moas)
(Foto Moas)

C'era anche un bimbo di soli due giorni tra i 700 immigrati, la maggior parte siriani, palestinesi ed eritrei assistiti lunedì in mare dalla Phoenix, l'imbarcazione dell'imprenditrice calabrese Regina Catrambone e del marito Chris Peregin, che vivono a Malta e che hanno deciso di creare la Migrant Offshore Aid Station (Moas) proprio per soccorrere in mare gli immigrati in difficoltà (FOTO).

Dal Moas fanno sapere che sono state due le operazioni svolte lunedì dalla Phoenix, provvista di due droni che pattugliano le acque internazionali. Nella prima è stata intercettata un'imbarcazione in difficoltà con 300 persone a bordo. Subito è stato contattato il Centro di coordinamento di Roma, e la nave della marina militare 'Borsini', che partecipa a Mare Nostrum, si è recata sul posto. Nel frattempo 83 donne e diversi bambini sono stati trasferiti sulla Phoenix ed è stata data loro assistenza.

Nella seconda missione di lunedì mattina, la Phoenix ha dato assistenza ad altri 400 migranti che si trovavano a bordo di un'imbarcazione di legno, e con i gommoni sono stati tutti trasferiti sulla nave della Marina militare italiana. Anche le 83 donne e i bambini sono stati trasferiti a bordo della Borsini. Uno dei migranti ha raccontato di aver venduto tutto quello che aveva, casa e auto per pagare 15mila dollari e portare via dalla guerra la sua famiglia.

Intanto, 415 migranti sono arrivati a Palermo a bordo di un mercantile maltese, dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia. Tra loro ci sono 76 donne, due delle quali incinte, e 97 minori, tra cui anche 11 neonati. Il mercantile è rimasto in rada e le motovedette della Capitaneria di porto fanno la spola trasportando i profughi, in prevalenza siriani, palestinesi ed egiziani. Sulla banchina ad accoglierli personale dell'Azienda sanitaria provinciale e della Croce Rossa, oltre alle forze dell'ordine e ai volontari della Caritas.

''Continuiamo ad assistere a un dramma umano che lascia indifferente e insensibile soltanto l'Europa, capace di lasciare da sole le amministrazioni locali siciliane di fronte ad un problema inequivocabilmente di carattere europeo", ha detto il sindaco di Palermo e presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando, nel giorno dell'approdo nel capoluogo siciliano di altri 415 migranti. "Come presidente di Anci Sicilia - aggiunge Orlando - ribadisco che chiederò un'audizione al commissario europeo per l'immigrazione e alla commissione competente per evidenziare questa drammatica situazione che si trovano a vivere quotidianamente i Comuni e l'assoluta centralità della Sicilia in questa emergenza umanitaria''.

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