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Monito del Papa: "La Chiesa vinca la tentazione di chiudersi in se stessa"

17 settembre 2014 | 14.46
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Lo dice Francesco durante l'udienza generale esortando i cristiani a non considerarsi "eletti e unici destinatari della benedizione di Dio"

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''La Chiesa superi ogni resistenza e vinca la tentazione di chiudersi in se stessa e i cristiani respingano l'idea di restare fra pochi eletti e di considerarsi come gli unici destinatari della benedizione di Dio''. E' l'esortazione di Papa Francesco contenuta nella catechesi pronunciata durante l'udienza generale in piazza San Pietro, davanti a circa 50mila fedeli. Un messaggio che sembra un po' una risposta a quei cardinali che, in vista del Sinodo dei vescovi in programma a ottobre che tra i grandi temi avrà la comunione ai divorziati, si sono espressi contro l'apertura di Francesco.

Avverte il Papa: ''Così si muore, prima nell'animo e poi nel corpo, perché non si ha vita e non si è capaci di generare nuova vita''. Invece, ''occorre avere il senso della pienezza, della completezza e dell'armonia della vita cristiana, respingendo sempre le posizioni parziali e unilaterali che ci portano a chiuderci in noi stessi anziché essere consapevoli che la nostra fede è ancorata all'annuncio e alla testimonianza''.

Il Papa ricorda che ''la Chiesa è cattolica e apostolica'' e spiega che ''cattolica significa universale, cioè diffusa ovunque dall'uno all'altro confine della Terra; apostolica vuol dire 'in uscita' cioè missionaria. Essa parla tutte le lingue per effetto della Pentecoste che ha messo in grado gli apostoli, con cui la Chiesa è in continuità, di far risuonare a tutti fino ai confini della Terra la 'Buona Novella' della salvezza e dell'amore di Dio''.

Dunque, ''la Chiesa cattolica non può che essere proiettata all'evangelizzazione e all'incontro con tutti: per questo motivo il Vangelo è diffuso in tutte le lingue. Far parte della Chiesa cattolica comporta prendersi a cuore la salvezza di tutta l'umanità, non sentirsi indifferenti o estranei di fronte alla sorte di tutti gli altri fratelli, anche di quelli più distanti in ogni senso, ma essere aperti e solidali''.

In tal senso, il Papa elogia ''i missionari che hanno rinunciato a tutto pur di annunciare Gesù, fino alla loro morte: tutti loro possono essere canonizzati. La Chiesa ha avuto tanti missionari e ne ha ancora di più bisogno ora. Chi di voi sente questa voglia - conclude Francesco rivolgendosi ai fedeli in piazza San Pietro - vada pure avanti e sia coraggioso''!

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