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Inchiesta G8, confiscati a Balducci beni per 13 milioni di euro

19 settembre 2014 | 08.32
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Tra questi immobili di lusso sulle Dolomiti e un casale con piscina e relativi terreni a Montepulciano. Applicata anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza per la durata di anni tre, con obbligo di soggiorno nel Comune di Roma

Inchiesta G8, confiscati a Balducci beni per 13 milioni di euro

I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno confiscato numerosi beni immobili, autoveicoli, quote societarie e conti bancari dell'ex provveditore alle Opere Pubbliche di Roma nonché presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci e dei componenti del suo nucleo familiare, per un valore stimato in circa 13 milioni di euro.

La confisca è stata disposta dal Tribunale di Roma-Sezione Misure di Prevenzione e riguarda l'intero patrimonio accumulato nell'ultimo decennio dalla famiglia Balducci, puntualmente ricostruito grazie alle mirate analisi economico-finanziarie condotte dagli investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica della Capitale.

Balducci, con altri funzionari pubblici e imprenditori, è stato al centro delle indagini condotte dalle Procure di Roma, Firenze e Perugia sulla cosiddetta cricca degli appalti: un esteso e organizzato fenomeno di malaffare, definito da alcuni degli intercettati come 'sistema gelatinoso' che, dal 1999, a fronte dell'uso sistematico della corruzione e di articolati illeciti tributari diretti a camuffare l'erogazione di tangenti, ha consentito la metodica assegnazione a un numero chiuso di imprese favorite, in primis quelle di Diego Anemone, di rilevantissimi appalti pubblici, tra cui anche quelli relativi ai cosiddetti Grandi Eventi (Mondiali di Nuoto 2009, Vertice G8 all'Isola de La Maddalena, Celebrazioni del 150esimo Anniversario dell'Unità d'Italia). Secondo gli accertamenti svolti dalle fiamme gialle di Roma, l'ex provveditore alle Opere Pubbliche ha tratto ''notevolissimi benefici economici da quel vasto sistema corruttivo, accumulando un ingente patrimonio personale che, già sottoposto alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro nel giugno dello scorso anno, viene oggi definitivamente confiscato''.

Tra beni confiscati immobili lusso sulle Dolomiti e a Montepulciano - Tra i beni confiscati vi sono l'abitazione romana dei Balducci, appartamenti sulle Dolomiti e in provincia di Pesaro, nonché un lussuoso casale con piscina e relativi terreni a Montepulciano (Siena), la cui edificazione e ristrutturazione è stata curata proprio dall'impresa Anemone. Confiscati anche conti bancari e automobili di Angelo Balducci e dei suoi familiari nonché quote del capitale della società di produzione cinematografica Edelweiss production Srl, che è risultata aver beneficiato di ingentissimi finanziamenti da Anemone e altri imprenditori aggiudicatari di appalti pubblici per la realizzazione di film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio dell'ex Provveditore alle Opere Pubbliche.

Applicata misura sorveglianza speciale per 3 anni - Con lo stesso provvedimento il Tribunale della Capitale ha anche applicato ad Angelo Balducci la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di anni tre, con obbligo di soggiorno nel Comune di Roma per lo stesso periodo, riconoscendone così la pericolosità sociale, come persona dedita ''a traffici delittuosi e che vive abitualmente con i proventi di attività illecite''.

L'operazione di oggi, fa notare la Guardia di Finanza di Roma, si connota per essere uno dei primissimi casi di confisca di beni riconducibili a una persona la cui ''pericolosità deriva non dall'appartenenza al crimine organizzato, ma dal ripetuto coinvolgimento nei cosiddetti reati dei 'colletti bianchi'. La confisca di oggi avviene a distanza di poco tempo dal maxi-sequestro del centro sportivo Salaria sport village, del valore di circa 200 milioni di euro, eseguito dalla Guardia di Finanza di Roma nei confronti dell'imprenditore Diego Anemone. Questa struttura rappresenta, come rivelato dalle articolate indagini economico-finanziarie delle fiamme gialle, il frutto del reinvestimento di ingentissimi proventi giunti nelle casse delle imprese di Anemone a seguito dell'aggiudicazione pilotata degli appalti pubblici gestiti da Angelo Balducci e attualmente è diretta da un'Amministrazione Giudiziaria che ne garantisce la continuità aziendale.

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