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Confessa il convivente della donna accoltellata nel viterbese: l'ho uccisa dopo una lite per gelosia

23 settembre 2014 | 08.27
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Interrogato dal magistrato, un bracciante agricolo ha sostanzialmente ammesso le responsabilità nell'omicidio della 47enne di origini romene colpita con violenza, dopo l'ennesimo litigio, a torace, volto e collo con un coltello da cucina. I due stavano insieme da un anno e da un paio di mesi erano ospiti di un connazionale nella casa di Canino in cui si è consumata la tragedia

Confessa il convivente della donna accoltellata nel viterbese: l'ho uccisa dopo una lite per gelosia

Al culmine dell'ennesimo litigio è andato in cucina, ha preso un coltello e si è accanito contro la convivente 47enne, ferendola ripetutamente al torace, al volto e al collo. Ha confessato il romeno di 40 anni arrestato dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso, lunedì sera, la compagna al culmine di una lite per motivi di gelosia a Canino, in provincia di Viterbo.

L'uomo, un bracciante agricolo, interrogato dal magistrato titolare delle indagini, il sostituto Stefano D'Arma della Procura della Repubblica di Viterbo, ha sostanzialmente ammesso le sue responsabilità e si trova ora nel carcere della città laziale.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 40enne, con precedenti, ha colpito con diversi fendenti la donna. Poi, in un attimo di ravvedimento, ha chiamato i soccorsi ma per lei non c'è stato nulla da fare ed è morta poco dopo.

I due stavano insieme da circa un anno e da un paio di mesi erano ospitati da un connazionale nell'abitazione in cui si è consumata la tragedia. Entrambi lavoravano nell'agricoltura, lei più stabilmente, lui saltuariamente.

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