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È quanto emerge da una ricerca del Censis

Vaccini promossi ma solo il 48% dei genitori fa fare anche i raccomandati

07 ottobre 2014 | 15.06
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Necessaria più informazione soprattutto fra mamme e papà giovani

Vaccini promossi ma solo il 48% dei genitori fa fare anche i raccomandati

Le mamme e i papà italiani sono di fatto orientati in maniera favorevole nei confronti dei vaccini. Ma benché l'88% abbia 'coperto' i propri figli per le vaccinazioni obbligatorie, solo il 48% dichiara di averli sottoposti anche a tutte le immunizzazioni raccomandate e rimborsate dal Sistema sanitario nazionale per prevenire malattie gravi come la meningite, il cancro da papillomavirus o la polmonite da pneumococco. La cultura della vaccinazione nel nostro Paese non è quindi ancora ben radicata e la fiducia delle famiglie nei confronti delle vaccinazioni necessita di essere consolidata soprattutto nei genitori più giovani. È quanto emerge da una ricerca del Censis realizzata con il contributo non condizionato di Sanofi Pasteur Msd, presentata oggi a Roma.

I comportamenti dei genitori italiani di età compresa tra 18 e 55 anni con figli di 0-15 anni (età a cui fanno riferimento i principali calendari di vaccinazione) - si scopre dall'indagine - sono di fatto orientati in maniera decisamente favorevole alla vaccinazione. Solo lo 0,5% non ha vaccinato i propri figli. Il 48% li ha sottoposti ai vaccini obbligatori e a quelli raccomandati, il 40% solo a quelli obbligatori, l'11% non ricorda a quali vaccini. Tuttavia, l'adesione dei genitori alle vaccinazioni per i propri figli è difforme - sicuramente maggiore per i vaccini che sono somministrati nel primo anno di vita - e non sono attenti a completare il ciclo vaccinale. Un consenso quasi unanime da parte dei genitori si registra rispetto al ruolo dei vaccini nella sconfitta di malattie gravi, come la poliomielite e il morbillo, e nella difesa della collettività dalla diffusione delle malattie infettive.

Il 71% dei genitori è convinto che i nuovi vaccini siano più sicuri perché tecnologicamente più avanzati. In merito alla loro efficacia, però, i genitori si dividono a metà tra chi afferma che le vaccinazioni non sono poi così utili nel proteggere dalle malattie, dal momento che ci si può ammalare anche se vaccinati, e chi afferma il contrario. Il 62% dei genitori teme addirittura che le vaccinazioni possano causare malattie. Le strategie delle famiglie italiane per fare prevenzione si focalizzano soprattutto su un'alimentazione sana (86%), l'attività fisica (56%), l'eliminazione di fumo e alcol (43%). Il ricorso alla vaccinazione è indicato come strategia di prevenzione solo dal 25% dei genitori, meno di chi utilizza come strategia per una buona salute vitamine e integratori alimentari (34%).

L'informazione delle famiglie - rileva il Censis - gioca un ruolo fondamentale nella formazione di una piena consapevolezza. Il 73% dei genitori afferma di saperne molto o abbastanza di vaccinazioni in età pediatrica. Ma poi si scopre che solo una piccolissima percentuale (meno del 6%) sa che oggi in Italia le vaccinazioni obbligatorie per legge sono quattro (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitevirale B). La quota di genitori che dichiarano di aver avuto accesso a tutte le informazioni sulla vaccinazione di cui avevano bisogno è pari al 61%, ma tende a diminuire passando dal Nord al Sud (72% al Nord-Ovest, 68% al Nord-Est, 60% al Centro, 50% al Sud). Tra le fonti di informazione, il pediatra di libera scelta rappresenta la figura più consultata (55%), seguito dal servizio vaccinale della Asl (37,5%), dal quale dichiara di aver ricevuto un servizio appropriato l’86% degli intervistati.

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