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Napoli, il 14enne seviziato migliora ma rimane sempre in prognosi riservata

11 ottobre 2014 | 13.02
LETTURA: 3 minuti

Il ragazzino, dopo essere stato operato per via delle lesioni all'intestino provocate da tre ragazzi con un compressore, è vigile, ha sempre accanto un proprio caro e riceve sostegno psicologico. Il 24enne che lo ha ferito resta in carcere e chiede scusa: "Volevamo fare uno scherzo"

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Sta migliorando, ma resta in prognosi riservata, A.V., il 14enne ricoverato all'ospedale San Paolo di Napoli dopo le sevizie ricevute nei giorni scorsi da tre giovani e le gravi lesioni intestinali riportate. Il ragazzino, dopo essere stato operato, è vigile, ha sempre accanto un proprio caro e riceve sostegno psicologico.

"Alla valutazione effettuata questa mattina - si legge nel bollettino - le condizioni cliniche del paziente appaiono in progressivo leggero miglioramento. E' sempre vigile, cosciente, lucido, in respiro spontaneo. Ha costantemente un familiare al suo fianco e sta ricevendo il previsto supporto psicologico. Le cure continuano come programmato. In considerazione dell'estensione e della gravità delle lesioni iniziali, la prognosi è ancora riservata".

L'aggressore chiede scusa e resta in carcere - Ha chiesto scusa al giudice e al ragazzo ferito, il 24enne che è stato fermato dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio, aggravato da futili motivi, e di violenza sessuale. Lo ha fatto nel corso dell'udienza di convalida del fermo, alla quale era presente anche il pm Fabio De Cristofaro. Iacolare, riferisce il suo avvocato Antonio Sorbilli, ha spiegato di essere amico del 14enne, con il quale poco prima aveva condiviso un'aranciata. "Volevamo fargli uno scherzo", ha detto al gip spiegando che, mentre il minore dormiva su un divano nel casotto dell'autolavaggio, uno dei due suoi coetanei presenti, denunciati a piede libero per concorso in tentato omicidio, lo ha svegliato con un getto di aria sparatogli in faccia dal tubo che è poi passato nelle sue mani. Iacolare, nel fornire la sua versione dei fatti, ha anche precisato che al 14enne non sono stati abbassati i pantaloni e che il tubo è stato appoggiato sui vestiti all'altezza del fondoschiena, inconsapevole del fatto che si sarebbe verificato un effetto così devastante.

Il 24enne resta intanto in carcere. Il giudice ha convalidato quindi sia l'accusa di tentato omicidio, in quanto solo l'intervento dei sanitari ha evitato la morte del minore, sia la violenza sessuale, nonostante secondo la versione di Iacolare il tubo ad aria compressa sarebbe stato appoggiato sui pantaloni del 14enne, all'altezza del fondoschiena, senza avergli prima abbassato i pantaloni. L'avvocato Antonio Sorbilli, difensore di Iacolare, ha annunciato che lunedì chiederà una perizia sul minore, al fine di verificare la veridicità della versione del suo assistito.

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