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Maltempo, ora l'emergenza è a Parma e nell'alessandrino. Pizzarotti: "Non uscite"

13 ottobre 2014 | 09.02
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Il sindaco: "Non risultano dispersi" /VIDEO. A Genova la Procura indaga anche per disastro colposo. Allagamenti e frane in Piemonte. Nello 'Sblocca Italia' misure per la ricostruzione. Grillo attacca: "Renzi era stato informato". Il premier: "Per Genova spenderemo 2 mld". Sospese Imu, Tasi e Tari. Volontario a 17 anni: "Qui c'è chi ha perso tutto" (FOTO). I precedenti. Nel 2011 ci furono 6 morti

(foto dal profilo Facebook di Pizzarotti)
(foto dal profilo Facebook di Pizzarotti)

Dopo l'alluvione a Genova il maltempo non dà tregua al Nord. La situazione è critica nel parmense dove il fiume Baganza ha esondato per le forti piogge. Cantine allagate e disagi alla circolazione anche nella Valtaro e nel piacentino, dove i torrenti d'acqua sono molto ingrossati. Attivi nella zona, per assistere la popolazione, i Vigili del fuoco, le forze dell'ordine e i volontari della Protezione civile. Il rischio è anche per il dissesto idrogeologico in Appennino.

"#Parma #alluvione. Non andate in via po e via baganza il fiume ha straripato. Ponti in chiusura, usate la tangenziale" ha scritto su Twitter il sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

"Non risultano al momento morti o dispersi" ha fatto poi sapere il sindaco con un post su Facebook, spiegando anche che "è sconsigliato uscire di casa, per evitare ingorghi, e di recarsi sugli argini o sui ponti a piedi". Poco più tardi Pizzarotti ha scritto che la situazione a Parma è "in via di miglioramento. Tutti i ponti riaperti. Acqua sotto ponti e argine in diminuzione. Linee telecom interrotte causa acqua nella centrale. Allerta su Torrile e Colorno in attesa dell'onda di piena".

In presenza dell'allerta meteo, le scuole di ogni ordine e grado sul territorio comunale saranno chiuse nella giornata di martedì.

Liguria - In Liguria la Protezione civile della Regione, sulla base delle valutazioni del centro meteoidrologico dell'Arpal, ha revocato l'allerta 2 a partire dalle 24 per la zona di Genova e Savona e l'allerta 1 per la zona di Imperia. Resta l'allerta 2 per la Val Fontanabuona e lo spezzino fino alle 6 di martedì mattina, a causa della situazione del fiume Magra.

Intorno alle 15 un violento temporale di circa un quarto d'ora ha investito Genova spostandosi da Ponente a Levante. Fenomeni temporaleschi sparsi in tutto l'entroterra genovese e spezzino. A Genova è stata disposta la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado anche per martedì. Problemi per la circolazione ferroviaria, con linee sospese e poi riattivate.

La Procura di Genova, che in relazione all'alluvione in cui ha perso la vita una persona aveva già aperto un fascicolo per omicidio colposo, ha aggiunto il reato di disastro colposo. Il fascicolo è a carico di ignoti. Mentre continua il lavoro di soccorritori e volontari per spalare il fango.

Piemonte - Il maltempo si è abbattuto anche sull'alessandrino. La valle Scrivia, Novi Ligure e la zona di Ovada le zone più colpite. Problemi per la circolazione con sottopassi e strade allagate e smottamenti (Castelletto d'Orba nella foto Coldiretti).

''Chiederemo sicuramente lo stato di calamità per questa zona'', ha assicurato l'assessore della Regione Piemonte alla Difesa del suolo, Francesco Balocco. L'invito è a rimanere in casa mentre martedì le scuole saranno chiuse in molti comuni delle zone più colpite.

Lombardia - Case inagibili, strade interrotte e capannoni scoperchiati è invece il primo bilancio - spiega la Coldiretti Lombardia - della violenta tromba d'aria che si è abbattuta su diversi comuni e centri abitati del mantovano. Maltempo anche sull'Oltrepo Pavese.

Veneto - Una task force di oltre 100 tra tecnici ed operai Enel è al lavoro per ripristinare i danni alle linee elettriche causati dalla violenta perturbazione che si è abbattuta in Veneto, con temporali intensi e forti raffiche di vento, che in alcune aree hanno visto anche il formarsi di vere e proprie bombe d'acqua. A seguito di una violenta grandinata che si è abbattuta su Padova, il livello dell'acqua all'interno della cripta-cenobio della Cappella degli Scrovegni, si è alzato fino a sfiorare i 20 cm. Costantemente monitorato dai tecnici del Comune di Padova, il livello è già in fase di diminuzione e, nell'arco di poche ore, l'acqua sarà completamente drenata. La cripta è dotata di un impianto di pompaggio in funzione 24 ore su 24, che la preserva da infiltrazioni d'acqua proveniente dalla falda sottostante. I motivi dell'infiltrazione sono da attribuirsi all'eccezionale evento atmosferico. La struttura non ha riportato alcun danno visibile.

Gabrielli- Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, a Otto e mezzo, su La7 ha detto: "Mi mandano in guerra con due aspirine, nel 2011 ci sono stati cinque provvedimenti normativi che hanno annullato molte delle risorse, sul fondo nazionale per l'emergenza ci sono 70 milioni mentre negli ultimi due anni ne sarebbero serviti 1 miliardo e 300 milioni".

Misure nello 'Sblocca Italia' - Le soluzioni messe in campo dal governo, dopo l'alluvione che ha colpito Genova, sono quattro opere di messa in sicurezza dei torrenti Bisagno e Fereggiano e risorse economiche, tra quelle nuove, stanziate nel decreto 'Sblocca Italia', e quelle già stanziate ma bloccate da ricorsi. "Abbiamo deciso, con il sindaco Doria e il presidente Burlando, di sbloccare da subito il cantiere da 35,7 milioni di euro sul Bisagno, applicando, con effetto immediato, la sentenza del Tar che respinge i ricorsi, nonostante ne siano stati presentati di nuovi. L'opera era ferma dal febbraio 2012 e si aggiunge alla seconda opera principale, da 95 milioni, che raddoppia la portata del Bisagno, portandola a circa mille metri cubi al secondo" dice all'Adnkronos Erasmo D'Angelis, a capo di #italiasicura, struttura di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico.

Nel corso degli incontri, tenutisi a Genova, tra istituzioni locali e struttura del governo, sono state identificate anche le risorse economiche da impiegare, assicura D'Angelis: "Una parte, i primi 18 mln, arrivano dal primo stralcio di 'Sblocca Italia', mentre il resto arriva dagli accordi tra Stato e regioni. Sette milioni arrivano da 'Sblocca Italia' per altre opere di messa in sicurezza, mentre 45 milioni sono già stati finanziati per le opere del torrente Fereggiano. Dei 110 milioni del decreto, 25 sono stati destinati a Genova".

Sono soldi, prosegue il capo della struttura di Palazzo Chigi, "che non fanno parte dei due miliardi di cui ha parlato il premier Renzi, risorse individuate tra quante, negli anni, erano state stanziate e poi bloccate per vari motivi, non da ultimo il patto di stabilità che ne ha immobilizzato circa il 30%. Oggi questi fondi tornano disponibili, con la decisione di nominare commissari i presidenti di regione".

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