La decisione dopo che le autorità europee hanno chiesto alla missione italiana di affiancare la Triton di Frontex. Il ministro dell'Interno: "Salvataggi in mare proseguono". Ma l'Onu esprime "profonda preoccupazione"
"L'talia non può avere due diverse linee di difesa dei propri confini. Per questo Mare nostrum non potrà convivere con Triton e verrà chiusa. La data sarà decisa in un prossimo consiglio dei ministri". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nella relazione informativa urgente in materia di gestione dell'immigrazione, alla Camera dei deputati, dopo che le autorità europee hanno chiesto alla missione italiana di affiancare la Triton di Frontex.
''Individueremo una data per il Consiglio dei ministri'', che metterà la parola fine all'operazione Mare Nostrum. ''Di certo, sarà entro il primo novembre, data dell'entrata in funzione dell'operazione Triton'' ha aggiunto Alfano.
Il ministro ha spiegato che sono 19 gli stati membri, oltre l'Italia, che hanno aderito a Triton e deciso di collaborare fornendo mezzi o risorse. "Per il 2015 è stato anche deciso uno stanziamento aggiuntivo di 20 milioni di euro" ha annunciato Alfano.
Il ministro dell'Interno ha assicurato che le operazioni di salvataggio in mare continueranno nonostante l'operazione Mare Nostrum termini prima di Triton e "non potranno mai essere sospese perché riguardano il diritto internazionale in mare''.
"Continuare o interrompere Mare Nostrum è una decisione del Governo italiano. Frontex aiuta gli Stati membri a controllare i confini ma non li sostituisce" ha spiegato dal canto suo è il direttore dell'agenzia europea Frontex, Gil Arias Fernandez. Rispondendo alle domande sul 'phasing out' dell'operazione Mare Nostrum, Fernandez ha specificato: "Non commento dichiarazioni o decisioni di esponenti del Governo italiano. Triton, che è una operazione di sicurezza delle frontiere, inizierà l'1 novembre, indipendentemente da quello che succederà a Mare Nostrum".
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime però "profonda preoccupazione" per l’imminente fine di Mare Nostrum. "Questo farà aumentare i rischi per le persone che tentano di raggiungere l’Europa via mare e potrebbe portare ad un aumento di morti di rifugiati e migranti" si legge in un comunicato diffuso dall'agenzia delle Nazioni Unite che " rinnova la richiesta urgente agli stati europei di rafforzare le operazioni di soccorso nel Mediterraneo" e "riconosce il grande sostegno fornito dagli armatori nel Mediterraneo alle operazioni di soccorso che soltanto quest’anno hanno contribuito a salvare oltre 30mila persone".
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