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Genova, corteo per dire '#orabasta'. Ci sono anche Cristiano De André e Baccini

21 ottobre 2014 | 14.25
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I manifestanti, circa cinquecento, chiedono tra le altre cose le dimissioni degli amministratori locali dopo i danni provocati dall'alluvione. Momenti di tensione davanti alla sede del Comune con lanci di uova e monetine. Il ministro Galletti punta il dito contro "errori progettuali e speculazione edilizia"

Francesco Baccini e Cristiano De André tra i manifestanti
Francesco Baccini e Cristiano De André tra i manifestanti

Corteo di protesta a Genova, organizzato dal gruppo '#orabasta', contro i mancati interventi anti alluvione. Partito alle 13.30 da piazza De Ferrari, si è diretto a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, dove ci sono stati dei momenti di tensione.

Momenti di tensione - I manifestanti, controllati da uno schieramento di forze dell'ordine, hanno lanciato monetine, uova, bottigliette di plastica a un uomo affacciato dai giardini di Palazzo Tursi. Uno dei contestatori è riuscito ad arrampicarsi sulla balaustra del muro che divide il giardino di Palazzo Tursi da via Garibaldi, agitando una bandiera del Comune di Genova.

I dimostranti, circa 500, in gran parte commercianti, chiedono una serie di misure a sostegno di chi è stato danneggiato dall'alluvione del 9 ottobre scorso. Tra le richieste, certezza dei rimborsi in tempi brevi, finanziamenti garantiti dal Comune a tasso agevolato, moratoria delle imposte, immediata messa in sicurezza del territorio, dimissioni degli amministratori locali.

Sfilano Cristiano De André e Baccini - Tra i manifestanti anche i cantanti genovesi Francesco Baccini e Cristiano De André. "I cittadini - dichiara Baccini - vogliono sapere che fine hanno fatto i loro soldi per la messa in sicurezza del territorio, perché in tre anni è successa due volte la stessa cosa. Il problema è che qui non c'è mai nessuno che dice 'è colpa mia' e non c'è mai nessuno che paga quando sbaglia. Se questa gente avesse un minimo di dignità si sarebbe già dimessa". "Ora basta - dice De André - la musica deve cambiare. Il nostro plauso va a chi ha spalato il fango, noi stiamo dalla parte dei commercianti e dei cittadini che hanno subito uno scempio che si poteva evitare". Una delegazione di manifestanti, con Cristiano De André e Francesco Baccini, è stata ricevuta dagli amministratori.

Informativa del ministro - Le cause del dissesto idrogeologico che hanno fatto delle conseguenze di un nubifragio una "catastrofe per la comunità" vanno ricercate "negli errori progettuali che hanno condotto alla regimentazione e all'intubamento di corsi d'acqua e nell'eccessivo consumo di suolo dovuto alla speculazione edilizia e all'urbanizzazione senza regole che hanno trasformato radicalmente la morfologia dei suoli". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti, nel corso dell'informativa del governo al Senato sull'alluvione a Genova e sulle conseguenze del maltempo in Toscana, Emilia e Friuli. Galletti, ribadendo il cordoglio del governo per le vittime (una nel capoluogo ligure, due sorelle in Maremma, una a Trieste), ha detto che le forze dell'ordine, che hanno fornito supporto alle operazioni di soccorso e assistenza da parte di Vigili del fuoco e Protezione civile, hanno inoltre svolto un'intensa opera anti-sciacallaggio, che ha portato all'arresto o alla denuncia di 22 persone colte in flagranza di reato.

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