"La minaccia del terrorismo islamico è di proporzioni mastodontiche rispetto a quello che abbiamo vissuto in Italia negli anni di piombo. C'è un errore di percezione, la gente la avverte come una minaccia remota, ma non è tale: è una spada di Damocle che incombe su tutto il mondo occidentale". A dirlo all'Adnkronos è il prefetto Ansoino Andreassi, ex vice capo della Polizia e protagonista della lotta al terrorismo, parlando a margine della presentazione del libro di Edoardo Perna, edito da Memori, "Un comandante del Nocs, la liberazione del generale Dozier", ieri, a Roma.
"Queste forme di terrorismo islamico - ha proseguito Andreassi - sono un appello lanciato a chi è disposto a raccoglierlo, non solo quelle persone nate in paesi mediorientali, cresciute in Italia e in cerca di una identità ma anche coloro che si convertono all'Islam; questa è una forma di diffusione della minaccia. Credo che gli apparati di sicurezza siano ben consapevoli di questa realtà, ma è la percezione dell'uomo della strada che è diversa rispetto al passato".