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Google: su Google Maps gli storici Laboratori Nazionali Infn

28 ottobre 2014 | 15.08
LETTURA: 4 minuti

Mappati per la prima volta i centri dell'Infn. Con Street View ora tutti potranno entrare nei luoghi dove si fa scienza di frontiera

I Laboratori Nazionali del Gran Sasso
I Laboratori Nazionali del Gran Sasso

Arrivano su Google Maps i quattro storici Laboratori Nazionali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Grazie all'opzione Street View, da oggi sono visitabili su Google Maps i Laboratori Nazionali di Frascati, del Gran Sasso, di Legnaro e del Sud che diventano così i primi centri di ricerca italiani fotografati e 'mappati' da Google. Un "nuovo riconoscimento della eccellenza scientifica dei centri di ricerca dell'Infn che arriva a pochi mesi dall’emissione dei quattro francobolli a loro dedicati" sottolinea l'ente di ricerca italiano.

Utilizzando il servizio Street View sarà possibile entrare virtualmente nelle quattro grandi infrastrutture di ricerca dell'Infn e aggirarsi, con una vista a 360 gradi, tra acceleratori di particelle ed esperimenti alla caccia della materia oscura e degli inafferrabili neutrini. "L'interesse che Google ha dimostrato per i nostri Laboratori, decidendo di realizzare il primo Street View in Italia dell'interno di strutture di ricerca, ci ha fatto molto piacere" commenta Fernando Ferroni, presidente dell'Infn.

Ad essere mappati da Google sono i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (Lngs), il più grande centro sotterraneo del mondo in cui si realizzano esperimenti di fisica e astrofisica delle particelle, e astrofisica nucleare. Questi laboratori si trovano a 1.400 metri di profondità nelle viscere del Gran Sasso dove, grazie alla schermatura della montagna, nel silenzio cosmico, i ricercatori danno la caccia ad alcuni dei fenomeni più rari della natura, a particelle sfuggenti come i neutrini e quelle che compongono la materia oscura, e studiano i processi che avvengono all’interno delle stelle. "Proprio per le sue caratteristiche uniche, la mappatura dei Lngs ha richiesto più tempo anche per la difficoltà di geolocalizzazione delle immagini", sottolinea l'Infn.

scattate 1.300 immagini, fianco a fianco scienziati e personale di BigG

Su Google Maps arrivano anche i Laboratori Nazionali di Frascati (Lnf) fondati nel 1955 e primo centro di ricerca nucleare e subnucleare italiano dove fu costruito nel 1957 il sincrotrone (acceleratore circolare) e nel 1960 Ada (Anello di Accumulazione), l'antenato del gigantesco Lhc del Cern di Ginevra; i Laboratori Nazionali di Legnaro (Lnl), centro di  fama internazionale nel campo della fisica nucleare,  sia per ricerche di frontiera sia per la capacità di coniugare efficacemente la ricerca di base con  tecnologie avanzate e applicazioni di forte impatto sulla società; i Laboratori Nazionali del Sud (Lns) istituiti nel 1976 a Catania e dove si studia prevalentemente orientati fisica nucleare e fisica astroparticellare. Il più suggestivo dei nuovi progetti è l’osservatorio sottomarino per neutrin, ma presso i Lns sono attivi un centro per la cura del melanoma oculare e un laboratorio di analisi di reperti storico- archeologico attraverso tecniche non distruttive.

A rendere orgoglioso il presidente dell'Infn dell'approdo su Google Maps dei Laboratori Nazionali dell'Ente di ricerca è "in primo luogo il riconoscimento della loro rilevanza scientifica", ma, osserva Fernando Ferroni, "anche perché questo ci offre l'opportunità di mostrare a tutti con un semplice click che quei luoghi, dove si fa la scienza di frontiera e che spesso nell'immaginario sono possono riecheggiare come misteriosi, sono in realtà curate ed efficienti cittadelle dove, nonostante tutte le difficoltà, i nostri ricercatori cercano di lavorare nelle migliori condizioni".

Per realizzare i quattro tour virtuali sono state scattate circa 1300 immagini panoramiche in sei giorni di riprese in cui i ricercatori dell'Infn hanno collaborato con il personale di Google. Le immagini sono state scattate e raccolte con tecnologie ideate per la Street View: il Trekker, uno zaino da 18kg che monta 15 fotocamere e lavora su piattaforma Android e il Trolley, un’apparecchiatura impiegata in ambienti interni e inizialmente progettata per catturare immagini all’interno dei musei. Una volta raccolte, le immagini sono state elaborate con programmi di computer grafica per ottenere la vista a 360 gradi che caratterizza Google Street View.

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