"Ciò che è accaduto ieri a Roma, durante la manifestazione dei lavoratori delle Acciaierie di Terni, è grave e non preannuncia alcunchè di buono". E' quanto dichiara monsignor Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni, augurandosi che "si sia trattato di uno spiacevole fraintendimento e che presto si riportino le relazioni tra operai, ThyssenKrupp, forze dell'ordine e istituzioni su un binario di rispetto e di correttezza civile, legale e istituzionale".
Ricorda il vescovo: "Qualche giorno addietro, prima dello sciopero di Terni, scrivevamo che 'ora si temono prove di forza che non concorrono alla soluzione dei problemi, ma ad esasperare ulteriormente gli animi e a saturare l'ambiente di tossine pericolose, se non proprio mortifere'. La previsione sembra in fase di realizzazione. Diciamo a tutti con fermezza che è ora di avere nervi saldi, lucidità mentale e mettere in atto strategie efficaci senza cedere alle provocazioni: le 'vie brevi' non hanno mai portato a risultati utili".
Monsignor Piemontese chiede che "scendano in campo come protagonisti di questo momento critico animi pacificati, spiriti illuminati, tessitori d'intese per promuovere accordi possibili, rispettosi della dignità dei lavoratori".
Esorta il vescovo di Terni: "I governanti, prima che sia troppo tardi, intervengano con decisione e lungimiranza per dare risposte concrete a migliaia di famiglie in ansia e debilitate dalla lunga e pesante depressione sociale, che sembra non aver fine".
Il responsabile della diocesi di Terni esprime quindi la sua "solidarietà alle famiglie e ai lavoratori delle Ast, che continuiamo a sostenere con la preghiera".
