"Sono molto numerosi i gruppi di preghiera online". A registrare il trend in crescita della fede via internet è il convegno su social network e formazione religiosa, organizzato alla Pontificia Università Lateranense, l'Ateneo del Papa. "Se guardiamo bene - osserva don Paolo Padrini, sacerdote esperto di cultura digitale - la preghiera è proprio la cosa più virtuale che c’è ma anche la più reale. Non si tocca ma è potente, non si vede ma è presente".
Per don Padrini, "le esperienze di preghiera in rete sono quelle più rilevanti e feconde e aiuteranno a fare maggiormente la sintesi; esperienze calde, in cui viviamo peraltro la responsabilità del linguaggio. Perché bisogna evitare - sottolinea il sacerdote - che le nostre parole facciano diventare la preghiera una cosa troppo umana, troppo ristretta: una ideologia".