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Caso Cucchi, Bagnasco: "Arrivare alla verità completa"

08 novembre 2014 | 11.57
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Fiaccolata a Roma sotto la sede del Csm per chiedere di fare luce sulla vicenda. Il presidente della Cei auspica che si giunga a una soluzione "il più possibile aderente ai fatti". Il procuratore Pignatone apre indagine dopo esposto contro il perito

A Roma la fiaccolata per Stefano Cucchi
A Roma la fiaccolata per Stefano Cucchi

''Troppo spesso nei tribunali si fanno i processi ai morti; mio fratello aveva un solo processo ed è stato massacrato. E' il fallimento della procura di Roma, tutti hanno capito qual è la verità. Ora il lavoro dei pubblici ministeri è sotto gli occhi di tutti''. Ilaria Cucchi non arretra e durante la fiaccolata, organizzata in memoria del fratello Stefano davanti alla sede del Consiglio superiore della magistratura a Roma spiega: ''Oggi abbiamo portato qui mille luci per fare luce su quello che è successo a mio fratello. Abbiamo segnali positivi ma noi andremo avanti - aggiunge - ci auguriamo che la Procura ricorra e facciamo appello al ministero della Giustizia perché Stefano è morto mentre era nelle mani dello Stato". ''Credo sia imbarazzante che la Procura fosse contro di noi in questo processo''.

Oltre mille persone hanno risposto all'appello della famiglia di Stefano e dell'Associazione Acad (Associazione contro abusi in divisa) e hanno riempito la piazza antistante il Csm, per ascoltare le testimonianze dei familiari delle vittime. Su uno striscione i nomi delle persone morte mentre erano ''nelle mani dello Stato'' con, sotto, gli hashtag #bastamortidistato, #vialadivisa e #fermatelacarneficina. Una serie di cartelli con le foto di Stefano Cucchi sono stati esposti nella piazza per ricordare le tappe della sua vicenda, a partire dal 15 ottobre 2009, giorno in cui uscì di casa, fino alla sentenza del 31 ottobre scorso, che ha assolto in Appello tutti gli imputati.

''Attendiamo risposte e ci aspettiamo un processo dritto, non più storto. Il processo è complicato ma la verità è semplice'', ha detto il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo. ''Ringrazio tutti per essere qui, forse qualcosa finalmente si sta muovendo'', ha aggiunto il padre di Stefano, Giovanni.

"Se chi ha responsabilità ha ritenuto di riaprire il caso, c'è solo da augurarsi che le cose siano portate avanti con ulteriori elementi, così da arrivare a una verità il più possibile completa e aderente ai fatti". Anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, intervenuto sul caso di Stefano Cucchi, in occasione di un convegno sul ruolo delle donne nella societa'. "Laddove ci fosse qualche aspetto d'ombra o di ingiustizia - ha aggiunto - chiaramente è necessario fare luce fino in fondo per rispetto alla vittima, ai familiari e alla società nel suo insieme".

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