Il Parlamento europeo si sta preparando per la visita ufficiale di papa Francesco di martedì prossimo, la seconda di un pontefice dopo quella di Giovanni Paolo II nel 1988. L’Aula di Strasburgo si riunisce in sessione solenne per accogliere Francesco e per ascoltare il suo intervento. Sono oltre 900 da tutto il mondo i giornalisti accreditati per l’evento, fra imponenti misure di sicurezza per tutelare la breve visita del papa argentino. Per il papa sarà il quinto viaggio internazionale dall’inizio del pontificato, nel corso del quale Bergoglio visiterà un’istituzione dell’Unione europea prima ancora di recarsi in uno Stato membro della Ue.
Sarà il più breve viaggio papale della storia, 3 ore e 50 minuti dall’arrivo all’aeroporto di Strasburgo, alla visita al Parlamento europeo e al Consiglio d’Europa, fino alla partenza. Non è previsto alcun evento liturgico o religioso, ma un discorso di fronte ai 751 europarlamentari con una riflessione sulla situazione attuale dell’Europa e sul suo futuro.
Il Papa sarà accolto al suo arrivo all’aeroporto di Strasburgo da una delegazione di cui faranno parte anche i due vicepresidenti del Parlamento, Antonio Tajani e David Sassoli. Ad accoglierlo nella sede dell’Europarlamento verso le 10.30 ci sarà il presidente, Martin Schulz, che lo aveva inviato nell’ottobre del 2013. (segue)
Schulz darà il benvenuto a papa Francesco all’ingresso principale, dove si terrà una breve cerimonia, nel corso della quale la bandiera dello Stato della Città del Vaticano sarà innalzata dall’Eurocorps, la forza di difesa congiunta multinazionale che fa capo all’Unione europea. Poi saranno intonati gli inni della Ue e del Vaticano, secondo lo stesso protocollo applicato per la visita all’Europarlamento dello scorso febbraio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Di fronte al salone protocollare Schulz presenterà poi a papa Francesco tutta la squadra alla guida dell’Aula di Strasburgo, i vicepresidenti e i questori. E' prevista inoltre la firma del Libro d’oro per gli ospiti e subito dopo lo scambio di doni e un breve bilaterale fra il papa e lo stesso Schulz.
Alle 11.15 il presidente del Parlamento rivolgerà un breve saluto all’Aula riunita in sessione solenne e cederà la parola al pontefice che dal pulpito centrale dell’emiciclo terrà un discorso, di circa venti minuti e in italiano, che potrebbe affrontare temi come la crisi economica e la disoccupazione, soprattutto fra i giovani, il progetto europeo e la difesa dell’ambiente, l’immigrazione e la solidarietà. (segue)
Al termine del discorso ci sarà una breve riunione del Papa con Schulz, il presidente uscente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, quello della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, presente in qualità di presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea.
Bergoglio terminerà quindi la sua visita al Parlamento e si dirigerà alle 12.40 al Consiglio d’Europa, dove interverrà a una sessione solenne di tutte le istituzioni dell’organizzazione, che celebra quest’anno il suo 65esimo anniversario. Sarà accolto, fra gli altri, dal segretario generale Thorbjorn Jagland, dal presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo, Dean Spielmann, e dal commissario per i diritti umani, Nils Muiznieks.
Per l’occasione il Museo storico di Strasburgo presterà il leggìo originale del Consiglio d’Europa utilizzato nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II per la sua visita e le Poste francesi emetteranno un francobollo commemorativo speciale il 25 novembre.
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