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Ebola, medico italiano contagiato andrà allo Spallanzani. Lorenzin: "Sta bene"

24 novembre 2014 | 12.22
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Il paziente, risultato positivo al virus in Sierra Leone, arriva martedì in Italia con un volo dell'Aeronautica Militare. Il ministro della Salute sulle sue condizioni: "Non ha avuto febbre o altri sintomi. Governo al suo fianco". Emergency: "Nel Paese africano situazione drammatica: l'epidemia continua a espandersi con oltre 100 nuovi casi al giorno"/ Video

(Infophoto)
(Infophoto)

E' in programma per martedì mattina l'atterraggio a Pratica di Mare (Roma) del Boeing KC-767 dell'Aeronautica Militare che riporterà in Italia il medico italiano di Emergency risultato positivo al virus Ebola in Sierra Leone. Il paziente, che viaggerà all'interno di una speciale barella isolata avio-trasportabile, verrà assistito durante il volo di trasferimento da un team medico dell'Aeronautica Militare specializzato in bio-contenimento.

Ad attendere il medico contagiato a bordo pista ci sarà un'ambulanza dell'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, equipaggiata in bio-contenimento. Si procederà quindi al trasbordo, sempre in stato di isolamento, del paziente dalla barella avio-trasportabile a quella dell'ambulanza, che partirà poi alla volta dello Spallanzani dove arriverà in mattinata.

Il ministero della Salute precisa che "alle ore 12.30 verranno fornite le prime informazioni mediche presso la sala stampa allestita negli spazi del centro multimediale dell’Istituto Spallanzani".

"Mi sento di rassicurare la famiglia che il nostro medico sta bene, non ha avuto febbre o altri sintomi durante la notte, ha fatto colazione e continua a bere in maniera autonoma - ha riferito il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin - Esprimo la mia vicinanza a lui e alla famiglia e assicuro che il governo italiano tutto è al fianco del nostro connazionale".

"Non siamo allarmati. Il collega contagiato dal virus Ebola in Sierra Leone è stato assistito sin dai primissimi sintomi e seguiamo rigidissime procedure di sicurezza - ha detto Cecilia Strada, presidente di Emergency - Sappiamo bene, dalla nostra esperienza, che il tempo fa molta differenza. E in questo caso l'assistenza è stata immediata. Il collega sta bene, i sintomi sono allo stadio iniziale". Il volontario si trovava nel Paese dal 18 ottobre "nello staff composto da 33 persone, di cui circa 26 italiani". Il contagio non scoraggia l'organizzazione. "Ci sono 15 persone in attesa di partire per la Sierra Leone - ha reso noto Cecilia Strada - E a metà dicembre prenderemo in gestione un centro di 100 posti letto che la cooperazione inglese sta terminando. Non a caso nel nostro staff stanno arrivando alcuni medici inglesi".

L'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma "è pronto, ma lo è da tempo, ad accogliere il medico italiano contagiato - ha detto all'Adnkronos Salute Valerio Fabio Alberti, commissario straordinario degli Irccs Regina Elena, San Gallicano e Lazzaro Spallanzani - Ci siamo addestrati in questi mesi, i medici e il personale sanitario sono pronti per dare tutta l'assistenza necessaria".

L'Unità di crisi della Farnesina e l'Aeronautica militare sono state immediatamente attivate per le conseguenti attività operative e il trasferimento del paziente all'Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, procedura già sperimentata dal nosocomio romano in collaborazione con l'Aeronautica.

In Sierra Leone la situazione è drammatica: l'epidemia continua a espandersi con oltre 100 nuovi casi al giorno. Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità, sono oltre 5.000 i malati di Ebola nel Paese, ma i dati reali potrebbero essere molto più alti.

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