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Unesco: lo zibibbo di Pantelleria patrimonio umanità

26 novembre 2014 | 21.27
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Per la prima volta l'Alto organismo internazionale ha attribuito questo riconoscimento ad una pratica agricola

L'Assemblea generale dell'Unesco, oggi pomeriggio a Parigi, ha iscritto la pratica agricola della vite ad Alberello di uve zibibbo di Pantelleria tra i Beni immateriali dell'umanità. Per la prima volta l'Alto organismo internazionale ha attribuito questo riconoscimento ad una pratica agricola, riconoscendone il valore storico-culturale oltre che identitario. La coltivazione della vite sull'isola ha, infatti, modellato nel tempo il paesaggio, realizzando uno dei contesti agricoli più suggestivi al mondo. Al centro di questo scenario la vite e il particolare sistema di allevamento, quello ad alberello.

La sua forma di coltivazione è il risultato straordinario di un'agricoltura che, assecondando la natura, ha saputo realizzare un primato d'eccellenza viticola, studiata ed ammirata in tutto il mondo. Il sistema di allevamento ad alberello basso, in conca, con uno sviluppo vegeto produttivo rasente i terreni, costituisce un unicum che va difeso, tutelato e rilanciato. La delegazione italiana presente all'Unesco era guidata dal rappresentante italiano permanente Vincenza Lo Monaco, dal prof Pier Luigi Petrillo - Responsabile Ufficio Unesco del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dal sindaco di Pantelleria Salvatore Gabriele e dal Commissario straordinario dell'Irvo della Regione Siciliana Antonino Di Giacomo.

Per l'assessorato regionale all'Agricoltura della Regione Siciliana erano presenti Dario Cartabellotta, responsabile unico della Regione Siciliana per il Cluster Bio- Mediterraneo di Expo Milano 2015, e Antonino Parrinello, capo di gabinetto dell’assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana.

Grande emozione ha suscitato il caloroso applauso con cui l'assemblea ha salutato l'iscrizione della candidatura italiana al Patrimonio immateriale dell'Umanità. “Da Pantelleria arriva oggi un nuovo riconoscimento per l’Italia - ha commentato Vincenza Lo Monaco, rappresentante permanente per l’Italia all’Unesco - Questo importante traguardo deve essere un ulteriore stimolo ed un invito, soprattutto in vista dell’Expo, a credere di più nelle potenzialità delle nostre tradizioni per dare vita ad uno sviluppo sostenibile, facendo leva sulla cultura produttiva dei nostri territori”.

Il commissario straordinario dell'Irvo della Regione Siciliana Antonino Di Giacomo, ha sottolineato il valore di questo riconoscimento per tutto il sistema vino della Sicilia: “La Sicilia del vino vive di eccellenze territoriali uniche e impareggiabili per natura e biodiversità. Pantelleria è sicuramente l'espressione più particolare. Ora interviene una tutela universale che da il giusto merito ai quei piccoli agricoltori che sono riusciti a mantenere produttiva la viticoltura, in un contesto difficile come quello dell’Isola di Pantelleria. Questo riconoscimento arriva a conclusione di un grande lavoro di squadra che ha visto l’Irvo lavorare in sintonia con il Ministero delle Politiche Agricole, il comune di Pantelleria e i piccoli produttori dell’isola".

Il Prof Pier Luigi Petrillo, curatore della candidatura dell'Alberello di Pantelleria per il Ministero delle Politiche Agricole, ha seguito tutto l'iter sin dall'inizio: "Si tratta di un percorso molto complesso, iniziato cinque anni e conclusosi oggi con l'iscrizione, per la prima volta al mondo, di una pratica agricola nella lista dei Patrimoni dell'Umanità. Un percorso che è iniziato su proposta del Ministero e che ha trovato il consenso di oltre 180 stati partner dell'Unesco".

"E' un grande traguardo per l'Italia e per Pantelleria - ha commentato il sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele - credo che sia una grande scommessa, un grande elogio ad una comunità che, nei secoli, ha saputo trasformare luoghi impervi in terrazzamenti dove si produce un prodotto straordinario. Ora dobbiamo lavorare con il Ministero e la Regione Siciliana ad un Piano di gestione sull'alberello, dove poter declinare tutta una serie di attività di tutela e valorizzazione della pratica agricola e del vigneto pantesco".

A rappresentare la Sicilia a Parigi anche Dario Cartabellotta, Responsabile Unico della Regione Siciliana per il Cluster Bio- Mediterraneo di Expo Milano 2015, che ha annunciato un ruolo di primo piano per l'isola di Pantelleria: "Affidando a Pantelleria l'apertura degli eventi del Cluster ad Expo - sottolinea Dario Cartabellotta - riconosciamo il primato di una terra, che tra l'Europa e l'Africa, ha saputo offrire all'uomo la sintesi più felice delle colture e delle culture del Mediterraneo. Un patrimonio di biodiversità che ha radici antiche ma che vogliamo portarci integro nel futuro delle nuove generazioni".

In rappresentanza dell'assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana Antonino Caleca, è intervenuto a Parigi anche il capo-di gabinetto Antonio Parrinello che ha così commentato: "Accogliamo la notizia dell’inserimento della pratica agricola dell’alberello pantesco nella lista dei beni immateriali dell’Umanità con un sentimento di enorme gioia. Grande soddisfazione innanzitutto per Pantelleria, artefice di questa operazione, e per tutti i suoi agricoltori che, con la loro tradizione millenaria, hanno permesso il realizzarsi di questo storico obiettivo. Oggi è un giorno di festa non solo per Pantelleria ma anche per tutta l’agricoltura siciliana".

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